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Leggi: proposto un fondo per familiari di scomparsi

Ogni anno agli uffici di polizia giungono 20mila segnalazioni di "spariti", di cui 2mila riguardanti minori

di Gabriella Meroni

Tre milioni di euro l’anno dallo Stato a sostegno dei familiari delle persone scomparse e una banca dati del Dna per agevolare le indagini e le ricerche. Sono i punti qualificanti di una proposta di legge sottoscritta da 55 deputati di maggioranza e opposizione all’esame della commissione Affari costituzionali della Camera. Le cifre, purtroppo, dimostrano come nel nostro Paese i casi di persone scomparse siano in costante, esponenziale crescita: ogni anno agli uffici di polizia giungono 20mila segnalazioni di cui 2mila riguardanti minori. Il 60% delle scomparse e’ dovuto ad un allontanamento volontario, che nove volte su dieci, sottolineano i parlamentari che hanno firmato la proposta di legge, si risolvono o con il ritorno della persona che si era allontanata o, comunque, con la conferma della volontarieta’ della sua scelta. Quaranta volte su cento, pero’, si tratta di scomparse non volontarie e nella maggior parte dei casi il mistero non viene risolto. Misteri che ancora non sono stati svelati dopo decine d’anni, come quello del fisico Ettore Majorana, che dura da ben 69 anni. O come quelli delle due adolescenti Emanuela Orlandi e Mirella Gregori scomparse nel 1983; o dell’economista Federico Caffe’, che nel 1987 si eclisso’ nel nulla; o di Davide Cervia, il tecnico di armi elettroniche sparito da Velletri nel 1990. Ancora piu’ inquietanti i casi di scomparsa che riguardano i bambini, primo fra tutti quello della piccola Angela Celentano, sparita nel nulla nel 1996 durante una gita sul monte Faito. Fino al 2003 sono stati 1.040 i minori scomparsi, di cui 366 italiani e 674 stranieri.


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