Leggi

Leggi: primo ok a testo che toglie discriminazioni per obiettori

L'aula di Montecitorio approva in prima lettura il testo per attenuare le discriminazioni sul lavoro per chi ha svolto servizio civile sostitutivo della leva militare obbligatoria.

di Redazione

Grande attesa da parte di decine di migliaia di cittadini per la conclusione dell’ iter di modifica di un articolo della legge 230/98 sull’obiezione di coscienza – Sinora, per l’accesso a molte professioni, lo status di “obiettore” resta ancora un immotivato marchio discriminatorio.

L’Associazione Tutela Diritti Ex-Obiettori confida nella conclusione dell’iter legislativo, con sostegno bipartizan, per rimuovere vincoli vessatori e anacronistici a carico di cittadini che hanno prestato servizio civile alternativo di utilità sociale nel periodo della leva obbligatoria sino al 2004.

Approvato stamane dalla Camera, alle 12.40 , col solo voto contrario di pochi nostalgici della “naja” , il testo unificato di 3 proposte di legge in materia di pari opportunità civili e lavorative per chi ha svolto servizio sostitutivo civile della leva militare sino al 2004 (relatrice la stessa presidente della Commissione Difesa, on. Roberta Pinotti).

http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/15PDL0023950.pdf

Il 19 settembre 2006 era iniziato a Montecitorio in Commissione Difesa l’iter di esame di tre proposte di legge volte a riformare i generici ed anacronistici divieti attualmente vigenti, che proibiscono vita natural durante agli ex-obiettori (800.000 in Italia) la partecipazione a concorsi , o l’esercizio di professioni anche in campo civile, che abbiano qualunque attinenza col possesso di licenze di pubblica sicurezza , con la detenzione di arma per difesa personale o con la produzione/uso di dispositivi esplodenti a scopo civile (mestieri come: vigili urbani, fuochini addetti a giochi pirotecnici, guardiaparco, direttori di cave e miniere, produttori di air-bags, appartenenti alle forze dell’ordine, tecnici di polizia scientifica e persino atleti nei gruppi sportivi delle forze di polizia).

Con le norme attuali, infatti, possono verificarsi eccessi paradossali come il divieto d’uso di un fucile lancia-siringhe a veterinari che a 18 anni d’età hanno svolto 10 o 20 mesi di servizio civile come obiettori, magari guidando un’ambulanza, o l’impossibilità di fare il guardiapesca per chi ha assolto gli obblighi di leva accompagnando un non vedente ……

Se la legge verrà definitivamente approvata, eventualmente un ex-obiettore, dopo 5 anni dal congedo, potrà richiedere all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile la revoca dello status di o.d.c., e sarà contestualmente soggetto a richiamo militare in caso di malaugurata mobilitazione per eventi bellici.

Dalla Commissione Difesa , con un apprezzato voto unanime, era stato licenziato il testo unificato delle proposte di legge n. 931 (Benvenuto, Ulivo), 206 (Brugger ,SVP) e 197 (Zeller, SVP), per rivedere alcuni divieti previsti dall’art. 15 della legge 230/98 in materia di obiezione di coscienza, partendo dal presupposto che i convincimenti personali non sono immutabili e che si possa eventualmente chiedere la revoca dello status di obiettore.
Si potrebbe aver manifestato obiezione alla leva, in teoria, anche senza essere contro l’attività di polizia o di tiro a segno, ma i divieti vigenti sono indifferenziati. Attualmente lo Stato attribuiva dignità giuridica,peraltro irrevocabile, solo all’obiezione intesa come contrarietà assoluta e perpetua all’idea stessa di arma.
La “naja” è peraltro scomparsa dal 1 gennaio 2005, e non sono richieste ai nati dopo il 1985 forme di coerenza forzata, a vita . I diciottenni d’oggi non sono più tenuti agli obblighi di leva; un fatto che accentua ancor di più le disparità di trattamento tra cittadini di diverse generazioni.

L’Associazione Tutela Diritti ex-Obiettori, da anni impegnata per il pieno riconoscimento delle pari opportunità civili e lavorative per gli ex-obiettori, aveva inoltre chiesto alla Commissione Europea -con alcuni esposti- di verificare la compatibilità di questi divieti con la Direttiva 2006/54/CE relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, in relazione a centinaia di bandi di concorso italiani che discriminano cittadini di sesso maschile, negando loro la partecipazione in caso di passato assolvimento degli obblighi di leva mediante prestazione del servizio civile alternativo…. Servizio civile anni incentivato anni or sono dal Governo con martellanti campagne televisive e pubblicitarie, con lo slogan: “Una scelta che ti cambia la vita”.

Sono iniziate nel 2007 verifiche da parte degli Uffici della Commissione UE (Dipartimento Occupazione e Affari Sociali) in merito alla compatibilità tra la legislazione italiana e la suddetta Direttiva comunitaria.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA