Sostenibilità

Legge obiettivo: Vas, non solo Mose per Venezia

Il presidente dei Verdi ambiente e società interviene sulle dighe mobili previste dalla legge Lunardi per il capoluogo veneto

di Giampaolo Cerri

Legge obiettivo, legge Lunardi. Il governo Berlusconi ha varato ieri il provvedimento che riempirà il Paese di cantieri e giungono le prime reazioni.
Il presidente dei Verdi ambiente e società, Guido Pollice, commenta il progetto Mose per Venezia.
«Guardo con preoccupazione alle decisioni assunte ieri dal Comitato per Venezia . Malgrado le diverse interpretazioni fornite dai rappresentanti istituzionali presenti, che interpretano ognuno in modo differente le decisioni assunte sulla salvaguardia di Venezia in un contesto ?tipicamente? italiano, rimane la sensazione che ancora una volta ci sia una preoccupante confusione di obiettivi e strategie.
Sul Mose il documento finale non parla affatto di ?progettazione esecutiva? bensì di ?completamento della progettazione? in sintonia con i documenti approvati dal Consiglio Comunale di Venezia. Tuttavia, malgrado questo, le dichiarazioni da parte del Governo e del Governatore veneto Galan fanno intendere che gli interventi ritenuti prioritari dalle Leggi speciali vigenti, siano subordinati agli interventi di costruzione delle dighe mobili.
Ribadisco pertanto che il via alla progettazione esecutiva del Mose debba essere subordinata agli interventi di ripristino morfologico della laguna, di disinquinamento, di allontanamento del traffico petrolifero così come pubblicamente ribadito dal Ministro dell?Ambiente Matteoli e dal Sindaco di Venezia Costa.
Inoltre dopo la sospensione, operata dal TAR, del giudizio negativo espresso a suo tempo della Commissione VIA sul Progetto di chiusura elettromeccanica delle bocche di porto, ritengo inaccettabile ogni eventuale esecutività del progetto MOSE senza un puntuale giudizio della Commissione VIA sul progetto stesso.
Infine, visto l?elevato costo dell?opera, temo che tutti gli sforzi economici futuri siano indirizzati esclusivamente alla costruzione dell?opera ingegneristica lasciando senza certezza di finanziamenti continui tutti quegli interventi di ristrutturazione, conservazione, ripristino morfologico, rilancio delle attività produttive, bandi per le prime case, lotta contro l?esodo dei cittadini dal centro storico. Risulterebbe infatti assurdo costruire il Mose per difendere una città privata della vita dei suoi cittadini.

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