Politica
Legge di stabilità, due ottimi emendamenti per il non profit
Due proposte emendative al testo potrebbero introdurre facilitazioni per le assicurazioni dei volontari e uno sconto sulle tariffe Siae. Ecco di che cosa si tratta
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Due emendamenti inseriti nella Legge di stabilità permetteranno, se approvati, di sanare alcuni problemi che da tempo affliggono il mondo del non profit. Si tratta nel primo caso (grazie a un emendamento del governo) dell’annosa questione dei volontari impiegati da amministrazioni pubbliche per mezzo di organizzazioni di volontariato, le quali amministrazioni, spesso a corto di fondi, non riescono in molti casi a ottemperare all’obbligo di assicurazione. Il secondo emendamento, proposto da tre senatrici del gruppo Misto, riguarda la Siae e propone una riduzione dei proventi a essa spettanti per esecuzioni di opere (coperte da diritti d’autore) che avvengono presso le sedi di una serie di enti non profit, oltre a un’esenzione per gli stessi diritti a favore dei centri anziani.
Ma vediamo quali novità introducono i testi normativi. «Quando una organizzazione di volontariato ha una convenzione con un ente pubblico, secondo l’art 7 comma 3 della legge 266/91 l’amministrazione pubblica è obbligata a pagare l’assicurazione per responsabilità civile, infortuni e malattie dei volontari impiegati nell’ambito delle attività oggetto della convenzione», spiega il consulente esperto di non profit Carlo Mazzini. «L’emendamento prevede che nel caso i volontari siano soggetti beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito, detenuti e internati, o stranieri richiedenti asilo, sia l’Inail a dover sostenere l’onere della copertura degli obblighi assicurativi contro le malattie e gli infortuni». Negli altri casi rimane l’obbligo delle amministrazioni, mentre nulla si dice della responsabilità civile verso terzi.
Per quanto riguarda la proposta di “sconto Siae” – idea che sarà benvenuta soprattutto per le casse delle piccole associazioni, spesso tenute a esborsi notevoli anche per iniziative di piccolo calibro – Mazzini rileva tre problemi: la coesistenza nel testo dei termini “proventi spettanti alla SIAE” e “imposta dovuta alla SIAE”; il pleonasmo “Onlus e organizzazioni non lucrative di utilità sociale” (che sono la stessa cosa), ma soprattutto la previsione di riduzioni solo per le esecuzioni «destinate ai soli soci e invitati e sempre che non vengano effettuate a scopo di lucro». «Chi sono gli invitati? L’evento è privato o aperto al pubblico?», chiede giustamente Mazzini. `«Sarebbe meglio estenderlo a tutti gli eventi, anche perché è un buon suggerimento da sussurrare ai colleghi parlamentari che si stanno interessando alla riforma del Terzo Settore, alla Commissione I del Senato».
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