Politica

Legge di stabilità, alla caccia della copertura

Il co-relatore della legge sta trattando con il governo anche sul tema di detrazioni e donazioni. Ma è dura: "Il problema è modificare il testo a saldi invariati. E le coperture non si trovano, perché i soldi sono pochi"

di Gabriella Meroni

"Siamo fermi, per oggi. E' un lavoro difficile, perché ad ogni modifica del decreto di stabilità occorre trovare la copertura, e i soldi, sa, sono pochi…": a parlare così con vita.it è l'onorevole Pierpaolo Baretta (Pd), sindacalista della Cisl di Venezia prestato alla politica e oggi co-relatore (insieme al collega Renato Brunetta, anche lui veneziano, ma del PdL) del tanto discusso decreto di stabilità.

E' lui insomma uno dei due incaricati del Parlamento a trattare con l'esecutivo per modificare la legge fiscale che introdurrebbe nel nostro ordinamento tante novità negativfe per contribuenti e non profit, a partire dal tetto alle detrazioni, che di fatto "uccide" i vantaggi fiscali per chi dona al non profit, per finire al ritocco dell'Iva per le cooperative sociali.

Alla domanda "a che punto siamo con la trattativa", Baretta sospira: "A un punto di stallo, per oggi. Ci siamo incontrati ieri con il ministro Grilli e stiamo analizzando il testo articolo per articolo per capire su cosa intervenire pur restando a saldi invariati". Ed è questo il lavoro difficile, perché bisogna trovare – ed è un compito affidato ai due parlamentari e ai loro gruppi – la copertura alternativa per ciascun provvedimento che si andrebbe a modificare.

Così è a anche nel caso delle donazioni: "Io e il mio gruppo non abbiamo dubbi, siamo assolutamente favorevoli a mantenere i vantaggi per chi dona al non profit", dice Baretta. "Tra l'altro, questo è un tema che non abbiamo ancora affrontato con il governo, ma lo faremo credo domani. Il nodo da sciogliere sono sempre le coperture, da lì dipende la sorte della legge di stabilità e delle modifiche che favoriscono anche le donazioni".


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