Welfare
Legge Biagi: ad Ancona incontro tra le regioni
Giovedì 15 luglio 2004 all'università politecnica delle Marche si apre l'incontro pubblico
Sara’ Tiziano Treu, responsabile nazionale Lavoro della Margherita, a concludere i lavori del convegno ‘Le Regioni e il governo del mercato del lavoro’, promosso dalla Regione Marche giovedi’ prossimo ad Ancona, alle 14.30, nell’Aula Magna della Facolta’ di Economia dell’Universita’ Politecnica delle Marche. Le Regioni Marche, Emilia Romagna, Umbria, Campania e Basilicata discuteranno della riforma Biagi, per cercare di superare i limiti della legislazione nazionale attraverso normative regionali che valorizzino il ruolo degli Enti pubblici e che seguano la strada della concertazione sociale e istituzionale. Il convegno sara’ aperto dagli assessori regionali al Lavoro, Ugo Ascoli (Marche), Mariangela Bastico (Emilia Romagna), Gaia Grossi (Umbria), Adriana Buffardi (Campania), Cataldo Collazzo (Basilicata). Le comunicazioni, invece, saranno curate da Raffaele Bonanni, segretario confederale Cisl, Giuseppe Brattelli, dirigente area Welfare Confindustria, Fabio Canapa, segretario confederale Uil, Giuseppe Casadio, segretario confederale Cgil, e Sergio Silvestrini per le associazioni artigiane
Le conclusioni dell’incontro, saranno tenute, insieme a Treu, dai referenti nazionali per il Lavoro dei Democratici di Sinistra, Cesare Damiano, di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, e dei Comunisti Italiani, Dino Tibaldi. L’obiettivo del convegno e’ analizzare i principali mutamenti sociali, economici e demografici in atto, che impongono una diversa regolamentazione dei mercati del lavoro. La legislazione nazionale in vigore non sembra sostenere adeguatamente questa evoluzione, puntando su modelli di flessibilita’ e su rapporti tra pubblico e privato che non convincono diverse Regioni. Alla precarieta’ dei contratti, le Regioni vogliono contrapporre una valorizzazione del ruolo pubblico nei servizi per l’impiego, una promozione delle pari opportunita’, un potenziamento delle politiche attive del lavoro
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.