Leggi

Legge 40, sciopero della fame per nuove linee guida

I presidenti delle maggiori associaizoni di pazienti sterili cominciano un digiuno a staffetta

di Redazione

Sciopero della fame ‘a staffetta’ per le presidenti delle maggiori associazioni di pazienti sterili che chiedono l’aggiornamento delle linee guida alla legge 40 sulla fecondazione assistita. Dalla mezzanotte di ieri, infatti, Filomena Gallo, presidente di Amica cicogna onlus, Federica Casadei, presidente di Cerco un Bimbo, Laura Pisano, presidente di L’altra Cicogna onlus, e Patrizia Battistini, presidente di Un bambino.it, si sono unite al digiuno ‘per il dialogo’, avviato gia’ da una settimana da Marco Cappato, segretario dell’associazione Luca Coscioni, e Mina Welby, che puntano tra l’altro ad ottenere linee guida al piu’ presto. Le associazioni di pazienti, in particolare, chiedono al ministro della Salute Livia Turco che nelle nuove linee guida sia prevista la possibilita’ di fecondare piu’ di tre ovociti per le coppie che corrono maggiori rischi di insuccesso: quelle in cui la donna ha un’eta’ intorno ai 40 anni, o in presenza di gravissime infertilita’ maschili. E come corollario a questa possibilita’, chiedono che sia prevista la crioconservazione degli ovociti fertilizzati in soprannumero rispetto ai tre da impiantare.

Le associazioni chiedono ancora che sia garantito l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita per tutti coloro che non possono procreare nella tutela della salute del partner e del nascituro (portatori di patologie genetiche, virali e sessualmente trasmissibili), poiche’ la loro e’ una situazione di sterilita’ determinata da malattie che, nel rispetto del diritto alla salute, non consente la procreazione senza l’aiuto della medicina. La sterilita’ e l’infertilita’ poi, per le associazioni devono essere definitivamente riconosciute come malattia, come affermato nella stessa legge 40/04 e dalla recente giurisprudenza, e, ancora, le associazioni chiedono che gli embrioni non utilizzabili per una gravidanza possano essere destinati alla ricerca scientifica su espressa richiesta della coppia.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA