Famiglia

Legge 40: D’Agostino (Cnb) boccia le nuove linee guida

Secondo il bioeticista sarebbero gravemente lesive dello spirito della legge 40

di Redazione

Le nuove linee guida sulla legge 40 “sono gravemente lesive dello spirito della legge 40. E, probabilmente, anche della lettera della legge”. Ne e’ convinto Francesco D’Agostino, presidente onorario del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), che ‘boccia’ cosi’, parlando all’ADNKRONOS SALUTE, le novita’ introdotte dalle indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione assistita pubblicate oggi in Gazzetta Ufficiale.
Con le nuove linee guida “si introduce la categoria della sterilita’ di fatto – spiega D’Agostino – per giustificare l’accesso alla fecondazione assistita alle coppie in cui l’uomo sia portatore di malattie sessualmente trasmissibili. Ma la ‘sterilita’ di fatto’ e’ inesistente sul piano scientifico e incredibilmente ambigua sul piano giuridico. Insomma, in questo modo si toglie alla fecondazione assistita il carattere propriamente terapeutico: quello che la legge esplicitamente si propone”.
Preoccupante, secondo D’Agostino, anche “la cancellazione delle norme che limitavano la diagnosi pre impianto a metodiche osservazionali. Indirettamente si consentono, dunque, test genetici non osservazionali, che si fanno prelevando cellule dall’embrione, che violano il diritto alla salute del nascituro. Queste tecniche, infatti, sono pericolose per la salute dell’embrione”.
Inoltre, per l’ex presidente del Cnb, “si favorisce la selezione genetica degli embrioni. La diagnosi osservazionale, infatti, serve a valutare solo lo stato di salute dell’embrione. Non possiamo dire lo stesso dei test genetici che possono anche non avere finalita’ mediche. Una donna, infatti, puo’ rifiutare l’impianto di un embrione che, dopo i test genetici, ha caratteri che non le piacciono”.


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