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Legge 40, a ottobre si cambia

Il Consiglio superiore della Sanità ha presentato le proprie indicazioni per l’aggiornamento delle linee guida della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita

di Redazione

Il Consiglio superiore della Sanità ha presentato le proprie indicazioni per l?aggiornamento delle linee guida della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Sì all?accesso alle tecniche di Pma per i sieropositivi e no alla diagnosi sugli embrioni.

Quelle del Consiglio superiore della Sanità sono «indicazioni ragionevoli e imparziali», ha detto la ministra Livia Turco, «le terrò presenti per modificare le linee guida entro fine ottobre». Vicino quindi un cambiamento (tecnico, non politico), nelle linee guida per la legge 40. I saggi della commissione ad hoc del Css hanno indicato due punti da cambiare: aprire l?accesso alla Pma anche alle coppie non sterili in cui l?uomo è portatore di malattie sessualmente trasmissibili (Hiv, epatite B e C), dove le precauzioni si traducono di fatto in una condizione di infecondità, e implementare gli studi sulla crioconservazione e lo scongelamento degli ovociti, favorendo l?estensione di tali tecniche in tutti i centri. Oltre a questo, altri suggerimenti: prevedere uno psicologo in ogni centro di Pma, implementare le ricerche sullo studio del primo corpuscolo polare, in modo da avere informazioni genetiche partendo dall?ovulo (esclusa la diagnosi preimpianto sull?embrione), istituire un tavolo di confronto sull?efficacia delle tecniche.

Info: www.ministerosalute.it


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