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Legge 185: i prossimi appuntamenti
Riccardo Troisi, coordinatore della Campagna in difesa della Legge 185: "Il clima è tale da far slittare la discussione sul disegno di legge, ma c'è ancora molto da fare"
Roma, il giorno dopo aver tentato di srotolare una bandiera della pace di 60 per 40 metri davanti al Senato, ed essere stati fermati da agenti di polizia a suon di spintoni, riflette il coordinamento della Campagna ?Difendiamo la 185? sui prossimi appuntamenti. Riflettono alcuni parlamentari su quanto accaduto. E con noi al telefono riflette su quanto ci aspetta e quanto è successo Riccardo Troisi, coordinatore della campagna.
Vita: Quindi manifestazione censurata?
Riccardo Troisi: C?è stata un po? di tensione, anche perché mentre tentavamo di coordinarci con le forze dell?ordine presenti, è sopraggiunto un altro comandante ordinando di allontanare i manifestanti e bloccando di fatto il tentativo di mediazione e di accordo che stavamo portando avanti.
Vita: Come risultato sembra almeno che il disegno di legge 1547 non verrà discusso nemmeno oggi?
Riccardo: Esatto. A dire la verità sembra che non verrà discusso questa settimana e nemmeno la prossima. Il clima è tale che non pare conveniente discuterlo senza prima aver concluso altri incontri e raccolto ulteriori chiarimenti.
Vita: Appuntamenti futuri quindi?
Riccardo: Domani mattina alle 10 ci riceverà il sen. Francesco D?Onofrio (UDC) che ieri, malgrado quanto promesso, non ci ha ricevuti. Ci ha anticipato tuttavia come le perplessità e le preoccupazioni da noi sollevate siano giuridicamente superabili, ma non attraverso emendamenti come da noi proposto. Ascolteremo le sue ragioni.
Vita: E secondo te quali sono le ragioni che hanno indotto il sen. D?Onofrio da una posizione di essenziale condivisione sulle perplessità da voi espresse ad un nulla di fatto sostanziale?
Riccardo: A dire il vero lo sapremo con precisione domani mattina.
Vita: Ieri c?è stato però un blitz sul balcone del Senato…
Riccardo: Sì, padre Alex Zanotelli insieme al sen. Francesco Martone (Verdi), e le senatrici Daria Bonfietti (DS) e Tana de Zulueta (DS) sono saliti sul balcone e hanno sventolato la sciarpa di Alex in segno di pace.
Vita: E ora?
Riccardo: Ora vorremmo capire ad esempio i parlamentari che intenderebbero accogliere le nostre preoccupazioni fra chi, all?interno del Polo, ha firmato una lettera al Presidente del Consiglio contro la guerra.
Iniziare a lavorare per consolidare una rete nazionale ed europea per il monitoraggio sulla produzione, commercio e vendita delle armi leggere e non. Una rete capillare che si muova per rendere il codice di condotta europeo vincolante e non come adesso un insieme di raccomandazioni per nulla vincolanti e quindi bypassabili. Ad esempio la Legge 185 modificata farà appello a tale codice di condotta europea, che per altro condividiamo in gran parte, ma non essendo quest?ultimo vincolante e in contraddizione con quanto espresso dalla Legge 185 modificata non sortirà nessuno effetto concreto.
Infine, oltre a monitorare l’iter del disegno di legge 1547, a fine marzo inizio aprile, il Parlamento dovrà presentare la relazione annuale sul commercio delle armi come chiede la stessa Legge 185. Da quella relazione cercheremo di ripartire.
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