Non profit

Legge 185: Carpi (MO) aderisce

Anche la città emiliana aderisce all'appallo per la difesa della Legge 185

di Redazione

Presentata da Ada Menozzi (di cui segue l’intervento), consigliere comunale per i DS-Ulivo, la mozione in difesa della Legge 185 è stata approvata dal Consiglio comunale di Carpi. Sottoscritta anche da Rifondazione e dalla Margherita. Forza Italia e Ccd si sono astenuti. La mozione è scaricabile in allegato. Intervento di Ada Menozzi “Tagli alla scuola, tagli allo stato sociale, tagli alla sanità; nessun taglio agli armamenti. Il bilancio della Difesa è aumentato, dallo scorso anno, del 6,04%, arrivando a 18.900.000 euro, cui vanno aggiunti gli stanziamenti per missioni operative e per il sostegno a programmi e industrie militari (ad esempio, il ddl che prevede 250 milioni di euro destinati a coprire tre mesi di missioni all?estero: oltre 2 milioni di euro al giorno!). Le spese per armamenti sono aumentate, nel 2002, del 18%, ma sono ritenute insufficienti. Si punta ai 4.600 milioni di euro l?anno per garantire lo sviluppo ? tra l?altro ? di una nuova portaerei e di super cacciabombardieri, per portare le nostre attività militari ?ovunque nel mondo siano a rischio gli interessi economici dei Paesi industrializzati?, in barba all?art. 11 della Costituzione (L?Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali). La lobby dell?industria delle armi è potente: da tempo cerca di togliere ogni controllo alla detenzione e al commercio delle armi. Recentemente, sia il ministro della Difesa, Antonio Martino, sia il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, si sono dichiarati favorevoli all?applicazione, nel nostro Paese, del Secondo Emendamento della Costituzione americana, che permette a chiunque di essere armato. Essi sembrano ignorare che proprio negli Stati Uniti, dove ogni ora quattro persone vengono uccise da armi da fuoco, vi è un sempre più ampio movimento d?opinione che invoca restrizioni alle norme in vigore, anche in considerazione dei tragici episodi che ripetutamente scuotono la società americana. Le loro dichiarazioni hanno sollevato giudizi negativi perfino dagli stessi sindacati di polizia, nonché da altri esponenti di destra. Ma la lobby dell?industria delle armi è potente. Ad essa non piace la Legge 185/90, perché pone le ragioni etiche al di sopra delle ragioni del profitto. Sabato 18 maggio è iniziata a Roma la raccolta di firme, da parte della Margherita, affinché venga migliorata, e non peggiorata, l?attuale legislazione: i primi firmatari sono stati i genitori di Marta Russo e Mary Leight Blek, che guida l?Associazione delle madri americane i cui figli sono stati assassinati con armi da fuoco. La mobilitazione in atto ha riscosso anche l?apprezzamento del ?Dipartimento delle Nazioni Unite sul disarmo? che sta ?lavorando alla ricerca di esempi di globalizzazione positiva che introducano o abbiano introdotto importanti misure di pubblica sicurezza?. Ma la lobby dell?industria delle armi è potente.” Ada Menozzi

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