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Legambiente: Finanziaria, tagli per 200 milioni alla cooperazione

"Tagli vergognosi a fronte di risorse come il 5 per mille utilizzabili forse dal 2007" ha affermato il presidente di Legambiente Della Seta.

di Chiara Brusini

”Ci risiamo: quelle del governo Berlusconi sono solo promesse vacue e propagandistiche e i concreti e pesanti tagli alle risorse per la lotta alla poverta’ nel mondo e agli aiuti ai paesi in via di sviluppo ne sono l’ennesima dimostrazione”. Cosi’ Legambiente commenta il taglio al Fondo per i Paesi in via di sviluppo che continua a rimanere nel maxiemendamento presentato dal Governo alla Finanziaria.

”A fronte di annunci come il 5 per mille – dichiara Roberto Della Seta, presidente di Legambiente – motivati con il sostegno al volontariato e agli aiuti umanitari ma nella migliore delle ipotesi utilizzabili solo dal 2007, il governo Berlusconi con questa finanziaria taglia immediatamente in modo vergognoso la cooperazione allo sviluppo, per le risorse a dono, di quasi il 40% passando da 552 a circa 352 milioni.”

La missione militare in Iraq costa 600 milioni all’anno e alla cooperazione allo sviluppo ‘a dono’ dell’Italia in tutto il mondo ne vengono riservati 400: queste le priorita’ della finanziaria di Berlusconi -continua Legambiente-. Nonostante i tanti proclami fatti dal governo in questi anni (Berlusconi arrivo’ a promettere nel 2001 l’1% del PIL per la cooperazione allo sviluppo), l’Italia e’ all’ultimo posto dei paesi donatori dell’Ocse con la vergognosa percentuale dello 0,15% sul Pil”.

”Chiediamo dunque – conclude Della Seta – che la parte dell’8 per mille destinata impropriamente alle cosiddette ‘missioni di pace’, torni ad essere destinata a cio’ per cui e’ stata introdotta ovvero ai paesi in via di sviluppo, ai quali per troppo tempo il governo ha fatto solo promesse”.

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