Sostenibilità

Legambiente contro la lobby degli autotrasportatori

Continua l'emerganza traffico a Milano e in Lombardia. Intanto Legambiente rende noti dei dati allramnti

di A. Capannini

Pioggia a Milano, ma polveri ancora sopra il livello di guardia. Mntre l?emergenza traffico continua, arriva una denuncia di Legambiente sui regali del Governo agli autotrasportatori. “800 miliardi di lire di sconti sul gasolio, 20 miliardi di lire di sconti sui pedaggi autostradali, 57 miliardi di lire in deduzioni di spese di trasferta e altre spese non documentabili. Ecco i regali del Governo agli autotrasportatori. Ma il clima di favore non può durare a lungo, l’Italia ha imboccato una strada chiusa”. In occasione del blocco dei valichi alpini messo in atto dalle associazioni degli autotrasportatori Legambiente critica le assurde richieste del settore e mette in luce l’anomalia italiana nel trasporto merci. “In Germania – ha detto Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente – si spostano su rotaia il 22% delle merci; in Francia il 24%, il 38% in Svezia e ben il 50% in Svizzera. L’Italia totalizza invece un penoso 9%, contro il 72% raccolto da strade e autostrade. “La via imboccata dai partners europei è chiara: l’Austria con gli ecopunti, la Svizzera con un deciso aumento dei pedaggi, la Germania e la Francia danno priorità al trasporto su ferro. Solo il nostro Governo e le imprese di autotrasporto pensano di poter continuare a muoversi in direzione opposta”. Dal 1970 a oggi l’estensione della rete stradale è cresciuta di circa il 22% (e del 70% quella autostradale) mentre quella della rete ferroviaria è rimasta sostanzialmente invariata. I binari trent’anni fa correvano lungo la penisola per 16.073 chilometri e oggi nemmeno raggiungono quella cifra (sono 15.986). Al contrario l’asfalto ha guadagnato più di 30mila chilometri, passando da 137.056 Km nel 1970 a 166.324 Km nel 2000. “Non è un caso dunque – spiega Ferrante – se l’auto attrae il 78% di tutti gli spostamenti lasciando agli altri mezzi di trasporto le briciole: 6% per il treno, 4% per aereo e nave, 1% in bicicletta e ? nelle aree urbane ? 11% a bordo di bus, tram e metro”. E il Governo Berlusconi rincara la dose: nella legge Lunardi c’è solo asfalto. Ci sono 100mila miliardi per realizzare 2.000 chilometri di nuovi tratti autostradali, mentre nessuna nuova ferrovia vedrà la luce: i soldi stanziati per il settore vanno solo all’Alta velocità e ad alcuni progetti ferroviari costosissimi – come il tunnel di 50 km tra Torino e Lione (12.000 miliardi, pronto non prima del 2012) e il nuovo tunnel del Brennero (10mila miliardi, almeno 10 anni di lavori) – che avranno come conseguenza il blocco di qualsiasi altro investimento di ammodernamento della rete, quasi tutta a bassa, anzi bassissima velocità. “Sono provvedimenti – continua Ferrante – che porteranno l’Italia sempre più lontano dagli accordi di Kyoto: abbiamo calcolato un aumento delle emissioni di CO2 del 7-8% da qui al 2010. Tutta la politica italiana dei trasporti dovrebbe subire una sterzata per ridurre drasticamente l’impiego dei tir nello spostamento delle merci. Quanto ai valichi alpini l’obiettivo deve essere il contingentamento in ingresso e in uscita. Stanno chiedendo questi i volontari di Legambiente che insieme ad altre associazioni (Sos Mendrisiotto ambiente, Associazione traffico e ambiente Ata, Iniziativa delle Alpi e il Sindacato svizzero del personale dei trasporti Sev) presidiano Chiasso per far sentire agli autotrasportatori la voce dei cittadini”. Km ferrovie in Italia 1970: 16.073 2000: 15.986 bilancio trentennale: -87 Km strade in Italia 1970: 137.056 2000: 166.324 bilancio trentennale: +29.268 Mobilità delle persone (percentuale sul totale) automobile: 78% treno: 6% aereo e nave: 4% bicicletta: 1% bus, tram, metro: 11% Gli investimenti del Governo strade e autostrade: 100.000mld lire metropolitane, tram: 75mld lire(2002), 125mld lire (2003, 2004) sostegno al traffico pesante su gomma: 900mld lire piste ciclabili: 25mld lire (2002) 20mld lire (2003) auto elettriche: 0


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