Sostenibilità
Legambiente a muso duro con l’Enel
L'accusa: "L'Enel sfora gli obiettivi di Kyoto e fa pagare il conto agli utenti"
di Redazione
Privatizzazione spinta se si tratta di ricavi e profitti, ma quando c?è da pagare per i propri errori e mancati investimenti allora il costo viene spalmato sulla collettività. Sembra essere questa, nella peggiore tradizione italiana, la linea di condotta scelta dall?Enel, che avendo superato di 8 milioni di tonnellate le emissioni di anidride carbonica assegnate alle sue centrali dal Piano nazionale di allocazione varato recentemente in applicazione del Protocollo di Kyoto, ha immediatamente addebitato sulle bollette un costo aggiuntivo di 1,67 euro a megawattora per il mancato obiettivo.
Duro il commento del presidente nazionale di Legambiente: ?Da anni ripetiamo – ha detto Roberto Della Seta ? che non rispettare Kyoto non solo danneggia l?ambiente favorendo i mutamenti climatici, ma rappresenta per il nostro Paese anche un danno economico, perché ci costringe ad acquistare diritti di emissione. Dovremmo ridurre le nostre emissioni del 6,5% entro il 2012 rispetto al 1990, fino ad oggi sono aumentate del 13%, e questa impennata dipende da due grandi settori di utilizzo dell?energia: i trasporti e la produzione termoelettrica. Siamo agli ultimi posti nell?Unione europea per le energie pulite, anno dopo anno perdiamo posizioni quanto ad efficienza energetica, e intanto vanno avanti i progetti di riconversione a carbone, il combustibile che emette più anidride carbonica, delle centrali di Civitavecchia e Porto Tolle: è scandaloso che a pagare il prezzo di questa politica sbagliata siano gli utenti?.
Per Legambiente, quest?ultima vicenda è la prova ulteriore dell?urgenza che proprio l?energia sia uno dei terreni di maggiore impegno del nuovo governo: ?Occorre ? aggiunge Della Seta ? che il nostro Paese torni ad avere una politica energetica ?pubblica? invece che scelte delegate a pochi oligopolisti, una politica che sviluppi le fonti rinnovabili e incentivi l?efficienza energetica. Avvicinare gli obiettivi di Kyoto per l?Italia è un?obbligo e un vantaggio ambientale, ma è anche l?occasione di rendere più competitive le nostre imprese e di ridurre i costi dell?energia a carico delle famiglie: più rinnovabili, meno sprechi, più efficienza vuol dire una bolletta energetica meno salata?.
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