Non profit

Legambiente: 40% dell’ortofrutta ha tracce di pesticidi

L'organizzazione ambientalista rilancia l'allarme che viene dalla Germania

di Gabriella Meroni

Il 40% dei prodotti ortofrutticoli contaminato da residui di pesticidi, il 30% con residui di più di un principio attivo, un campione su cinquanta addirittura fuorilegge.

Lo rende noto un comunicato di Legambiente che rilancia l’allarme che viene dalla Germania divulgando i dati più preoccupanti che emergono dai controlli effettuati dalle Aziende sanitarie locali in cinque tra le maggiori regioni produttrici (Piemonte, Veneto, Toscana, Campania, Trentino Alto Adige) su 5000 campioni di ortofrutta.
La percentuale dei campioni contaminati -spiega Legambiente- sale al 60% per la sola frutta, mentre in Piemonte la frutta e la verdura a rischio pesticidi sono oltre il 50%. ”I numeri dei controlli effettuati dalle autorit` sanitarie -spiega Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente – confermano che in Italia continua l’abuso di pesticidi e altri fitofarmaci.”Da uno studio realizzato nel 1999 da ricercatori dell’Enea -ha aggiunto Realacci – risulta che il rischio cancerogeno per chi consuma prodotti ortofrutticoli contenenti residui chimici h pari ad 1,24 ogni 10000 abitanti nel corso di settant’anni.”

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