Economia
Legacoopsociali: bene l’emendamento su costi contratti
Approvato l'emendamento, proposto dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e presentato da alcuni deputati alla VIII Commissione della Camera, che chiarisce che il rinnovo dei Ccnl sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro rientra tra le condizioni di natura oggettiva e non prevedibili al momento di formulazione dell’offerta che danno diritto a chiedere la revisione dei prezzi
di Redazione
Legacoopsociali esprime soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che consentirà alle imprese di rinegoziare i costi nei contratti in corso relativi agli appalti di servizi, al rinnovo dei contratti nazionali di lavoro. Una decisione importante a tutela dell’occupazione e delle imprese dei settori ad alta intensità di lavoro.
Il riconoscimento in corso d’opera, da parte delle stazioni appaltanti degli aumenti del costo del lavoro a seguito dei rinnovi dei Contratti collettivi nazionali di lavoro, riveste per il settore della cooperazione sociale (che, pur in assenza di riconoscimenti e revisione dei prezzi, si è fatto pienamente carico dell’ultimo rinnovo contrattuale) una importanza cruciale per la sostenibilità economica dell’appalto e delle imprese stesse.
L’emendamento, proposto dall’Alleanza delle Cooperative Italiane nell’ambito di un lavoro in stretta sinergia con l’Associazione di settore, e presentato da alcuni deputati alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, chiarisce che il rinnovo dei Ccnl sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro, comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, rientra tra le condizioni di natura oggettiva e non prevedibili al momento di formulazione dell’offerta, che danno diritto all’appaltatore di chiedere la revisione dei prezzi.
«Una scelta importante – commenta la presidente nazionale, Eleonora Vanni – in un momento particolarmente delicato e gravoso per la cooperazione sociale che, a esito delle difficoltà affrontate con la pandemia, oggi si trova a fare i conti anche con i maggiori costi di energia, materie prime e servizi a fronte di prezzi bloccati negli appalti e di rette dei servizi che non vengono aggiornate da anni. Tutto questo avviene in un settore che non può certo ribaltare i maggiori costi sui cittadini utenti dei servizi. Auspichiamo che questo passo importante possa costituire il presupposto per un’attenzione costante e puntuale del legislatore a supporto delle imprese e del lavoro».
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