Legacoop: questa è un’emergenza nazionale

«In Campania, dopo un 2010 in cui la spesa per le politiche sociali e socio-sanitarie è rimasta sostanzialmente bloccata, la Finanziaria regionale per il 2011 prevede una spesa dimezzata, mentre scompaiono i trasferimenti nazionali ed europei: 40 servizi socio-sanitari della Asl Napoli 1 sono già chiusi, quelli del Comune di Napoli sono senza copertura finanziaria, le comunità di accoglienza per minori sono costrette, loro malgrado, a dimettere bambini e ragazzi, tanti Piani di Zona sociali non hanno la disponibilità di risorse per programmare, già dal 2011, i servizi sul territorio». Così lo scorso 22 dicembre Paola Menetti scriveva al governo e a tutte le istituzioni parlamentari. Un appello drammatico rinforzato anche dalla presa di posizione del presidente di Legacoop, Giuliano Poletti. «Il primo aspetto cui le istituzioni dovrebbero dare una risposta», ha denunciato Poletti, «è quello dei ritardi di pagamento, divenuti ormai insostenibili, che compromettono la sopravvivenza di tante esperienze portate avanti, nonostante mille difficoltà, grazie all’impegno, al senso di responsabilità ed allo spirito di sacrificio di migliaia di operatori».
La situazione è pesantissima, e non riguarda solo Napoli, spiega Menetti. «Quanto sta accadendo sotto il Vesuvio, e le crescenti criticità che si vanno manifestando in molti altri territori del Meridione, segnalano tuttavia problemi che non hanno un profilo soltanto locale. A porsi sono questioni di evidente rilevanza nazionale, poiché rimandano alla messa in discussione della sostenibilità di servizi sociali e socio-sanitari a base universalistica, e della loro funzione pubblica». A un mese da quella lettera, Legacoopsociali è ancora in attesa di un riscontro. «È grave e preoccupante che ad oggi non vi sia stato riscontro. Rinnoviamo oggi la richiesta, nonostante altre paiano essere in questi giorni le priorità nell’agenda politica». [A.S.]