Economia

Legacoop: Poletti, quereleremo Berlusconi per difendere onorabilit

Il presidente della centrale cooperativa minaccia di ricorrere alla giustizia contro gli attacchi "calunniosi" del presidente del consiglio

di Francesco Agresti

?Non si può che rimanere sconcertati di fronte all?ossessiva insistenza con la quale il Presidente del Consiglio continua a propalare spudoratamente e strumentalmente, a fini di propaganda elettorale, falsità calunniose nei confronti delle cooperative?.

A fatica Giuliano Poletti, presidente di Legacoop riesce a contenere lo sdegno di fronte ai ripetuti attacchi da parte di Silvio Berlusconi. L?ultimo, di quella che ormai sta diventando una serie di affondi quotidiani tutti finora rimasti privi di riscontri oggettivi, è arrivato questa mattina nel corso dell?intervento alla trasmissione Omnibus su La 7.

?Nonostante siamo certi che il suo livore verso una forma di impresa i cui valori sono lontani anni luce dalla sua ?cultura? gli impedirà di ascoltarci?, aggiunge Poletti, ?ribadiamo al Presidente del Consiglio ciò che anche la Procura di Napoli ha precisato ieri, smentendo le sue affermazioni: le indagini svolte dalla magistratura, sulla scorta di dichiarazioni rese da pentiti di camorra, hanno portato alla celebrazione di processi che si sono definitivamente conclusi con l?assoluzione degli imputati per non aver commesso il fatto e accertando, anzi, che le cooperative erano da considerare parte lesa nei fatti oggetto di indagine. A seguito di tali sentenze, i dirigenti cooperativi indagati hanno ottenuto, dalla Corte d?Appello di Napoli, il risarcimento dei danni subiti per l?ingiusta detenzione?.

?Siamo davvero stanchi?, conclude il presidente di Legacoop, ?di dover replicare ad accuse infamanti ed infondate; per questo abbiamo dato incarico ai nostri legali di valutare ogni iniziativa idonea a tutelare l?onorabilità della nostra organizzazione, delle cooperative aderenti e dei loro 7 milioni e mezzo di soci?.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.