Economia

Legacoop: 1.000 occupati in più in Lombardia

L'Associazione nazionale servizi e turismo, l'ambito che raggruppa anche la cooperazione sociale, presenta il Rapporto sull'andamento e il bilancio sociale 2001

di Giampaolo Cerri

L?Associazione Servizi e Turismo Legacoop Lombardia – l’ambito che raccoglie anche la cooperazione sociale – ha presentato oggi alla stampa il Rapporto sull?andamento e Bilancio Sociale. Il rapporto fotografa un sistema in crescita, che ha chiuso il 2001 con un fatturato di 1.350 miliardi di lire, pari a 698 milioni di euro (+5% rispetto al 2000), oltrepassando la soglia dei 19.600 addetti (+6%) di cui il 90% con contratti a tempo indeterminato. Nel 2001 sono sorte 60 nuove imprese cooperative e sono stati creati 1000 nuovi posti di lavoro. Un bilancio che assume ancora maggior rilievo se si considera l?andamento degli ultimi anni: il sistema cooperativo regionale si è fortemente ampliato (+40% per gli addetti Servizi e Turismo Legacoop Lombardia nel quadriennio 1998-2001) e consolidato, dimostrando di saper costruire forti network, in grado di competere con successo anche in un?economia, come quella lombarda, in profonda trasformazione. ?Volevamo offrire un quadro chiaro e sintetico per far conoscere a tutti gli stake-holder e alla società civile il mondo variegato e complesso delle cooperative dei Servizi e del Turismo – spiega Gianfranco Piseri, presidente dell?Associazione Lombarda Servizi e Turismo Legacoop. “Presentando il bilancio sociale”, prosegue Piseri, “mettiamo a disposizione di tutti un documento che fotografa la distribuzione del valore aggiunto, le risorse umane impegnate, i livelli di inquadramento e la qualità dei rapporti di lavoro?; L?attività delle cooperative aderenti abbraccia dalla logistica al trasporto e alla movimentazione merci, dalla ristorazione ai servizi ambientali, dalla consulenza aziendale alle cooperative sociali. Tra i nuovi assunti emergono come protagonisti sia la popolazione definita ?svantaggiata?, portatori di handicap fisici e psichici, carcerati, ex tossicodipendenti, sia le fasce ?deboli? della popolazione, giovani che si affacciano per la prima volta sul mercato del lavoro, adulti over-forty, espulsi dalla nuova catena produttiva, immigrati e, soprattutto, donne. Dati importanti che fanno delle imprese Legacoop un soggetto assolutamente unico in un panorama, come quello della Lombardia che, seppur particolarmente dotato, con un tasso di disoccupazione molto basso, al di sotto del 4%, è sempre più caratterizzato da dinamiche di esternalizzazione del rischio. ?Queste dinamiche non promuovono e, al contrario, inficiano la qualità del lavoro offerto – dichiara Felice Romeo, vicepresidente dell?associazione – rendendo precarie fasce sempre più ampie della popolazione lavorativa?. Tra il 1998 e il 2001 le cooperative Servizi e Turismo Legacoop Lombardia hanno effettutato investimenti produttivi per 170 miliardi di lire, pari a 85 milioni di euro. L?evoluzione della società contemporanea e l?attuale congiuntura economica richiedono continui investimenti per promuovere e valorizzare il capitale umano, accrescere l?innovazione di prodotto e di processo mirando, contemporaneamente, a una gestione eccellente. ?L?economia della conoscenza richiede la messa in rete dei saperi e delle informazioni non solo gestionali e tecnologici ma ?sociali?. Da molti anni lavoriamo a questo obiettivo e riteniamo di aver ottenuto risultati positivi, che speriamo di poter ulteriormente migliorare. Per la cooperazione Legacoop – conclude Guido Galardi, presidente Legacoop Lombardia e vicepresidente nazionale ? mission sociale ed economica sono inscindibili. Contribuire a realizzare un modello di sviluppo sostenibile che salvaguardi l?ambiente e il benessere delle persone, senza mai dimenticare i diritti delle generazioni future, sarà tra gli obiettivi primari di tutta la nostra attività?.


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