Non profit

Lecco, il terzo settore si interroga sulla virtù civile del desiderio

Rassegna Manifesta 2011

di Antonietta Nembri

Manifesta, ovvero come l’evento di un weekend è diventato uno strumento «importante e irrinunciabile», come lo ha definito l’assessore ai Servizi alla persona e alla famiglia della Provincia di Lecco, Antonio Conrater. Quindici edizioni per la rassegna del sociale della provincia di Lecco che ha nell’idea di rete uno dei suoi leit motiv. «Nel sociale si parla tanto di reti, però a guardarsi in giro non se ne vedono poi tante. Nella nostra provincia invece la rete c’è», sostiene.
Manifesta è allo stesso tempo seme e frutto di questa rete, «è un momento di confronto, dialogo e comunicazione. E oltretutto è un modello che ritengo replicabile, estensibile ad altre realtà. Lo scorso anno abbiamo aperto alla provincia di Monza e Brianza e abbiamo anche un “Manifesta bis” a Bellano,la parte più lontana del territorio lecchese». Conrater sottolinea anche come in tempi magri per le amministrazioni locali «nessuno si sia tirato indietro» e così la rassegna sociale taglia il traguardo delle quindici edizioni, proprio nell’anno che l’Europa dedica al volontariato.
Dopo aver affrontato, nel 2010, il tema del Libro bianco del Welfare, quest’anno a Manifesta il convegno principale (sabato 21 maggio alle ore 15) è dedicato al rapporto del Censis, mettendo al centro dell’incontro “Tornare a desiderare”, ossia il tema del desiderio come virtù civile necessaria per riattivare la cittadinanza attiva e la partecipazione dei giovani, con interventi e testimonianze di esperienze del territorio.
Lo sguardo ai giovani e alle future generazioni è testimoniato anche dall’attenzione alle scuole: cinque istituti superiori del lecchese e della Brianza, con oltre 250 studenti, saranno infatti protagonisti dei laboratori autogestiti dalle associazioni di volontariato, con l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi.


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