Cultura

Lecce, il Terzo settore chiamato a valorizzare il castello Carlo V

Un avviso per attivare un partenariato speciale tra pubblico e privato sociale per la valorizzazione e fruizione dell'importante monumento medievale. L’avviso, rivolto agli enti del Terzo settore, è promosso dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura e da Fondazione con il Sud. Scadenza il 24 marzo 2025

di Emiliano Moccia

Promuovere e valorizzare il castello Carlo V di Lecce attraverso la partecipazione attiva del Terzo settore, con la finalità di favorire i processi di inclusione sociale e contrastare i fenomeni di povertà economica e culturale presenti nel territorio. Ė su questi presupposti che si basa l’avviso pubblico che vede la città salentina protagonista di una nuova forma di collaborazione tra pubblico e privato sociale che mette al centro la “fortezza all’italiana” costruita per volere dell’Imperatore Carlo V tra il 1537 e il 1550 circa, ed oggi inserita fra i beni afferenti alla Direzione regionale Musei nazionali della Puglia. L’iniziativa è il frutto del protocollo d’intesa sottoscritto dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura e da Fondazione con il Sud.

La presentazione dell’avviso pubblico al castello Carlo V di Lecce

Proprio Fondazione Con il Sud già negli anni scorsi ha sperimentato con successo con il Comune di Lecce un modello di gestione condivisa dei beni pubblici da parte di partnership a guida del Terzo settore. Dopo il progetto “Stazione Ninfeo”, che ha portato alla trasformazione e rigenerazione di Masseria Tagliatelle in un hub di comunità, è ora infatti disponibile il nuovo bando che ha l’obiettivo di potenziare la fruizione del castello Carlo V e la qualità della visita, con uno sguardo alla sostenibilità economica e all’inclusione sociale. Lo ha rilevato anche Roberto Vannata, dirigente del servizio II Sistema museale nazionale e valorizzazione del patrimonio culturale, che ha presentato i contenuti dell’avviso negli spazi del Castello Carlo V. «Il progetto, finalizzato all’ampliamento della fruizione attraverso la creazione di nuovi servizi ed esperienze di visita più qualificate, connette la cultura con il contesto socio-economico per una maggiore sostenibilità e ottimizzazione dell’operatività. La collaborazione pubblico-privato nel settore museale diventa allora strategica per promuovere processi di sviluppo territoriale, di rafforzamento del sistema produttivo locale, di inclusione sociale, di promozione della creatività, partendo dal valore comune attribuito al patrimonio culturale da preservare e trasmettere».

Fondazione Con il Sud incentiverà la partecipazione di proposte di rete mettendo a disposizione fino a 500 mila euro di risorse private per la fase di start-up

I sotterranei della fortezza Medioevale

L’avviso, quindi, è destinato agli enti del Terzo settore chiamati a presentare in partenariato progetti dedicati alla valorizzazione dell’importante sito culturale. Fondazione Con il Sud incentiverà la partecipazione di proposte di rete mettendo a disposizione fino a 500 mila euro di risorse private per la fase di start-up. «Vogliamo accompagnare la sperimentazione di un nuovo modello di valorizzazione basato sulla co-gestione pubblico-privato sociale degli spazi del Castello, consapevoli che un bene comune valorizzato in ottica comunitaria, con la collaborazione del MIC, del Comune e delle altre istituzioni, rappresenta un’opportunità concreta di sviluppo locale» ha evidenziato Stefano Consiglio, presidente della Fondazione Con il Sud. «La collaborazione con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura è parte di un accordo quadro di collaborazione che intravede nel partenariato pubblico-privato un importante strumento di cambiamento al Sud, basato sulla partecipazione delle comunità locali, tramite il Terzo settore, ai processi di sviluppo locale. In questo percorso» ha ribadito Consiglio, «la cultura è il principale contesto per la trasformazione del territorio e una fenomenale leva per rafforzare la coesione sociale».

«La cultura è il principale contesto per la trasformazione del territorio e una fenomenale leva per rafforzare la coesione sociale»

Stefano Consiglio, presidente Fondazione Con il Sud
Una sala museale del castello Carlo V di Lucera

Il Castello Carlo V di Lecce è aperto al pubblico, tutti i giorni escluso il lunedì, con orario 10-20. Dalle gallerie sotterranee alle suggestive sale del primo piano, dal Museo della cartapesta alle prigioni, dai camminamenti agli spazi che contengono le ricostruzioni architettoniche dei principali monumenti della Lecce romana, fino alle cappelle di San Francesco e di Santa Barbara, l’offerta culturale a disposizione è molto ampia e racconta di un patrimonio da conoscere al meglio.

Anche per questo, «il Comune di Lecce sarà molto attento nella valutazione dei soggetti che concorreranno alla valorizzazione del castello Carlo V, affinché il monumento possa essere fruito ed apprezzato nella maniera giusta e all’interno del programma di sviluppo culturale dell’amministrazione comunale» ha detto la sindaca, Adriana Poli Bortone. «La gestione del castello Carlo V ha un ruolo centrale per la crescita culturale e turistica della città e il partenariato speciale pubblico-privato può costituire l’occasione per un rilancio anche dal punto di vista economico, a beneficio non solo del capoluogo ma dell’intera provincia». Al lancio dell’avviso era presente anche Francesco Longobardi, delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, che ha sottolineato che il monumento medievale «si appresta a vivere una nuova fase della sua storia, grazie a nuove forme di collaborazione, per implementare e diversificare l’offerta culturale e offrire occasioni di partecipazione alle più valide espressioni del tessuto economico e associativo del territorio».

L’avviso pubblico è disponibile su piattaforma telematica www.chairos.it e sui portali museipuglia.cultura.gov.it http://museipuglia.cultura.gov.ite www.fondazioneconilsud.it. Per presentare proposte progettuali c’è tempo fino al 24 marzo 2025.


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