Mondo
Lebbra: per Aifo ancora 2000 casi al giorno
L'Associazione italiana amici di Raoul Follereau critica le stime OMS
di Redazione
L’OMS dichiara la propria soddisfazione per aver ridotto a ”livelli bassissimi” la terribile malattia della lebbra ma L’Associazione italiana
amici di Raul Follereau (Aifo) impegnata da 40 anni nella lotta alla lebbra destinando negli ultimi 10 anni 30 mld alla lotta alla malattia e al reinserimento sociale dei malati invita alla prudenza.
L’Aifo sostiene che la lebbra non e’ vinta per una serie di ragioni: significative aree del pianeta non sono ancora coperte dal trattamento farmacologico; sono 25 i paesi in cui la malattia e’ anora endemica, la malattia ha un andamento cronico con una incubazione lunghissima (anche 20 anni); piu’ di 10 milioni di persone pur avendo ultimato il
trattamento farmacologico vivono con disabilita’ provocate dall’hanseniasi. Secondo i dottor Deepak, direttore del dipartimento
medico scientifico dell’Aifo sostiene: ”Non esiste uno strumento diagnostico che ci consenta di affermare quanti sono al mondo i portatori della malattia, l’unico elemento di certezza e’ che ogni giorno nel mondo vengono registrati circa 2000 nuovi casi di lebbra ma noi, operatori sul campo, sappiamo che sono tantissimi quelli non identificati. Con
questi elementi il trionfailismo dei toni usati dall’OMS genera molte perplessità”.
Sito web: www.aifo.it
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.