Cultura
“Leafie” arriva nelle sale e aiuta Fondazione Exodus
In uscita il 20 aprile il film d'animazione sull'amore materno, la storia di una gallina che adotta un anatroccolo
Un film sull’amore materno, un lungometraggio d’animazione che ha già avuto 5 milioni di spettatori in Corea del Sud dove la pellicola è stata realizzata e che in Cina ha superato per incassi e presenza film d’animazione come “Kung Fu Panda 2”. Stiamo parlando di Leafie – la storia di un amore che il prossimo 20 aprile uscirà, in 70 copie, nelle sale cinematografiche Uci Cinemas presenti su tutto il territorio nazionale e la cui uscita sarà anche occasione di solidarietà.
La società distributrice Sommo Indipendent Movie e la Mediterranea Production di Milano hanno deciso, infatti, di devolvere parte degli utili del cartone animato, al sostegno delle attività della Fondazione Exodus Onlus fondata e presieduta da Don Antonio Mazzi che – si legge in una nota – «di amore, nella sua vita, ne ha dato tanto, proprio a coloro che, per gravi vicissitudini, lo avevano, purtroppo, perso. Crediamo che questo connubio possa essere non solo una rivelazione per il mondo del cinema ma, soprattutto per coloro che il cinema lo amano davvero».
L’invito è quello di andare a vedere Leafie di cui si potrà apprezzare l’animazione, la storia, i dialoghi e, la grande magia del grande schermo e, soprattutto gli spettatori potranno sostenere le attività della Fondazione Exodus Onlus e i ragazzi di Don Antonio Mazzi
La protagonista della pellicola di animazione: Leafie è una gallina coraggiosa che si ribella alla vita dell’allevamento in batteria, fugge e si avventura nella foresta, affrontando le difficoltà della quotidianità e adottando il piccolo di una coppia di anatre, uccisa da una crudele donnola. Leafie accetta subito il difficile ruolo di mamma rendendosi conto che lo stile di vita di una gallina è ben diverso da quello di un’anatra. Il fatto che una gallina non sappia nuotare o volare non la ferma dall’affrontare i problemi.
Il realismo del film si manifesta, non solo nella presenza nel disegno di moltissimi particolari molto ben realizzati, ma anche nella storia, che trasmette allo spettatore le leggi della natura e le regole tra cacciatore e preda. Come paragone è più vicino a “Bambi” che non a “Madagascar”
