Welfare

Le voragini di S. Berillio

È il titolo del quinto mini‐documentario della serie Schegge di ZA, prodotto da ZaLab e finanziato da Open Society Foundations sulla baraccopoli di Catania

di Lorenzo Alvaro

Nel centro di Catania, tra banche e negozi, ci sono tre enormi voragini profonde trenta metri e larghe più di cento. È ciò che rimane dello sventramento dello storico quartiere di S. Berillo, un tempo il cuore pulsante della città, raso al suolo a partire dal 1956 e ricostruito solo in parte. Una delle operazioni immobiliari più grosse della storia europea del dopoguerra e che da mezzo secolo è al centro di interessi politico‐affaristici, sotto gli occhi dei cittadini ormai assuefatti allo scempio. Le voragini hanno ospitato negli ultimi anni una comunità di Bulgari. Il mini documentario segue la storia di due di loro, Boian e Sansa, marito e moglie, che dopo nove anni di vita in baracca sono stati sgomberati nel mese di aprile.

Secondo dati delle Nazioni Unite nel mondo una persona su sei vive in una baracca. In Italia non si sa quanti siano. Eppure esistono. Nel disinteresse generale. Le Voragini di Catania sono difficilmente distinguibili dagli insediamenti e dai campi informali di Milano, Torino, Firenze, Bologna o Roma che, a differenza di quanto si pensi, non “ospitano” solo Rom ma un universo sempre più eterogeneo che, con la crisi economica, si allarga a dismisura creando nuove nicchie di emarginazione. Per questo, con il lancio di “Le Voragini di San Berillo” ZaLab, con il finanziamento di Open Society Foundations, inizia un breve viaggio chiamato Italian Slum. Insieme al mini documentario per due settimane una serie di interviste e approfondimenti tematici popoleranno le pagina del sito e dei social network di ZaLab. Documenti, testimonianze, numeri per riflettere su un fenomeno, quello delle baraccopoli, che ormai caratterizza la skyline delle principali città italiane.

Attivisti, operatori sociali e ricercatori ci aiuteranno a comprenderne la complessità ma anche a capire a quali condizioni disumane oltre 1 milione di persone in Italia siano costrette a vivere. È possibile partecipare all’iniziativa inviando testi e materiale audio‐video sull’argomento a comunicazione@zalab.org o inviando un tweet con hashtag #italianslum

Per maggiori informazioni sull’iniziativa e per scaricare il logo clicca qui


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA