Welfare
Le vite degli altri. La scuola di vita
Rosalba Rotondo è la preside dell’istituto intitolato a Ilaria Alpi e Carlo Levi, elementari e medie nel cuore del quartiere Scampia di Napoli. La scuola conta 1300 studenti di cui 300 di etnia Rom. Un esempio di vera integrazione, premiato anche in Europa. È Rotondo la protagonista della nona puntata del Podcast realizzato da Chora Media per Vita.it con il sostegno di Fondazione Cariplo
Quando si incontrano persone come Rosalba Rotondo si ha la netta sensazione che il nostro Paese si regge sulla determinazione e lo spirito di sacrificio di tanti esseri umani che prendono sul serio il compito loro affidatogli. Non è solo il senso del dovere, perché vanno oltre il dovuto, e neanche, in questo caso, il senso dello Stato, che pure c’è, ma è qualcosa che riguarda la loro vocazione, la loro coscienza e forse la loro anima. Rosalba è la Preside dell’istituto intitolato a Ilaria Alpi e Carlo Levi, elementari e medie nel cuore del quartiere Scampia di Napoli. La scuola conta 1300 studenti di cui 300 di etnia Rom. Un esempio di vera integrazione, premiato anche in Europa. Un piccolo miracolo dove la cultura e l’istruzione contendono ogni giorno il terreno al degrado e alla criminalità.
Rosalba Rotondo interpreta tutto questo in modo vitale, vulcanico, quasi esplosivo. Così porta la sfida nel cuore dei ragazzi, nelle famiglie, fin nei campi rom di Giugliano. Nell’istituto ho incontrato gli insegnanti, gli studenti e ho visitato le aule. Non c’è una parete senza un murales o un manifesto, o qualche disegno, insomma il segno di un’attività. Dal laboratorio di fotografia all’atelier di moda, dove si cuciono vestiti. Dalla palestra alla sala con il piano e gli altri strumenti.
La scuola diretta da Rosalba Rotondo è famosa in Italia per la sua esperienza di piani etno-didattici ed educativi per gli studenti Rom. È stata anche riconosciuta dalla Comunità europea e dal Consiglio d’Europa quale sede di una “Legal Clinic JustRom”, servizio legale volto a tutelare la popolazione Rom, ed in particolare le donne, in un’ottica di antidiscriminazione razziale.
Grazie alla sinergia con le associazioni territoriali, quando è stato sgomberato il campo Rom di Giugliano nel maggio 2019, la Preside Rotondo ha dato un importante contributo per garantire il diritto all’istruzione di cento tra bambini e ragazzi Rom che erano stati sgomberati dal campo. Un problema nel problema sono le ragazze: le giovani donne rom che spesso vorrebbero continuare a studiare sono costrette dalle famiglie ad abbandonare la scuola e a sposarsi giovanissime. E qui la sensibilità della Rotondo è quella di una donna che combatte per strappare altre donne alla prepotenza maschile.
Nella motivazione del riconoscimento che la preside della Alpi-Levi ha avuto dal Quirinale si parla di diritto allo studio e di piena inclusione delle minoranze. Ma c’è un’altra parola usata dalla Presidenza della Repubblica che sicuramente la contraddistingue: dedizione. Rosalba Rotondo dedica davvero tutta la sua vita a questi ragazzi e a questa scuola. Una dedizione totale.
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