Volontariato

Le sue ricette da vero innovatore

Il Nobel a Yunus/ Intervista a Alessandro Profumo, numero uno di Unicredit

di Giuseppe Frangi

Alessandro Profumo, numero uno di Unicredit, è stato solerte venerdì 13 a inviare i suoi complimenti al ?collega? Muhammad Yunus. Pur essendo alla guida di una delle maggiori banche europee, si sente un po? debitore verso questo banchiere dei poveri. Vita: Un banchiere che si felicita per un Nobel per la pace. Come mai? Alessandro Profumo: Mi sono compiaciuto per questo riconoscimento a un personaggio che ha saputo proporre meccanismi di sviluppo innovativi, testimoniando la capacità e le potenzialità che l?attività bancaria deve avere per supportare non solo iniziative per uscire dal precariato e dalla povertà, ma soprattutto per recuperare una dimensione sociale e identitaria che la povertà tende in generale ad annullare. Vita: Cosa insegna un?esperienza come quella di Yunus a un grande banchiere? Profumo: La riflessione e l?esperienza di Yunus ci stimola, per quel che riguarda la nostra realtà, a creare operazioni e programmi, coinvolgendo anche tutti i possibili attori della società civile. L?obiettivo è quello di contrastare situazioni di patologia sociale, ad esempio con il recupero di situazioni personali difficili. O comunque pensando a strumenti che si caratterizzano come strumenti di lotta alla povertà. Vita: Un richiamo alla funzione sociale del fare banca? Profumo: Io sono assolutamente convinto che il come si fa banca incide sulla vita della comunità. Io dico sempre che il nostro è uno dei mestieri con la più alta responsabilità sociale, perché trattiamo i quattrini dei nostri clienti. E quindi se li trattiamo bene o male quei quattrini, i nostri clienti nella loro vecchiaia staranno meglio o peggio.


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