Volontariato

Le soluzioni siano almeno verosimili

La rivolta di Pianura. Così il governo Prodi ha smentito se stesso

di Redazione

La tragedia che s’è consumata in queste settimane a Napoli è stata di un’evidenza letteralmente mondiale. Con la sua scrittura metallica e per niente retorica, in un articolo documentatissimo Roberto Saviano ha scritto: «La vera tragedia è che attraverso il meccanismo dei rifiuti non hanno soltanto avvelenato le terre, appestato di cancro migliaia di persone, divelto la bellezza di interi territori, stuprato piantagioni, colture, divorato montagne, non hanno solo spremuto danaro da ogni cosa viva e morta, non hanno soltanto fatto questo al presente. Ma hanno contaminato per sempre ciò che sarà».
Non solo la fisiologia delle terre e dei corpi, ma persino l’anima della società e delle persone. Perché una tragedia che duri 14 anni e che bruci senza risultato alcuno un miliardo di euro e una decina di commissari straordinari che si sono succeduti dal febbraio 1994 ad oggi, è peggio di una tragedia perché senza senso alcuno.
Di fronte a questa evidenza per tutti, il governo, tirato, anzi strattonato direttamente dal Presidente della Repubblica, ha dapprima messo a tema l’emergenza nel suo Consiglio dei ministri del 28 dicembre scorso che ha sortito un’unica decisione, la nomina di un nuovo commissario, il prefetto Umberto Cimmino che ha preso servizio a gennaio. Poi, di fronte a Pianura-Beirut e alla sollevazione dell’Italia intera, Prodi stesso è sceso in campo promettendo soluzioni radicali in 24 ore! E con lui sono riapparsi persino Antonio Bassolino e il desaparecido ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio.
Così a qualche milione di italiani è toccato vedere a
Porta a Porta il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta che ha raccontato favolette smentite in diretta (il termovalizzatore di Acerra? «In primavera», certo on. Letta ma del 2009. Le quattro-sei nuove discariche? «Entro un mese». Onorevole facciamo 4 o 5? E le 100mila tonnellate per le strade? «Intanto le raccogliamo»), e assistere alle performance imbarazzate e imbarazzanti di Bassolino e Pecoraro Scanio. Buoni ormai solo per un presepe napoletano o per una riedizione della commedia dell’arte.
E Prodi? Lui ha chiesto il miracolo a san De Gennaro (Gianni), ex capo della Polizia, nominato come nono commissario straordinario (smentendo così una decisione di soli 15 giorni prima con la rimozione del povero Cimmino, restato in carica per soli 7 giorni), affiancato, come vicario, da un altro militare, il generale Franco Ginnini. A loro è chiesto di risolvere l’emergenza decennale in 120 giorni. L’incarico, è la sola notizia positiva, è a termine, poi non ci saranno più commissari.
Si spera che il miracolo non venga ottenuto a colpi di manganelli e di cariche di polizia.
L’impressione è che la politica, inefficace e inefficiente, non sia neppure più in grado di fornire risposte, se non vere e ragionevoli, almeno verosimili.


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