Welfare

Le Smart City secondo i giovani? Le racconta l’hackathon di Fondazione Triulza

Due team di Torino e di Milano hanno vinto Hack&Go! La proposta per studenti universitari su 5G, IoT e Mobility Service promosso dalla fondazione insieme a Bosch e WINDTRE in collaborazione con Concept Reply, Antas e Planet Idea

di Lorenzo Maria Alvaro

Oltre cinquanta studenti universitari di tutta Italia, organizzati in 18 squadre, si sono sfidati online nella due giorni finale di Hack&Go!, l’hackathon su 5G, IoT e Mobility Service per Smart City e Smart Life dedicato a giovani innovatori. Due i team vincitori, che svolgeranno sei mesi di stage retribuito per sviluppare il proprio progetto, con il supporto di tutor aziendali, rispettivamente presso WINDTRE, nella sede di Rho, e BOSCH, nella sede di Milano.

Concepito come un percorso di progettazione partecipata, Hack&Go! ha coinvolto, in totale, circa 250 studenti, tra il bootcamp di luglio e le due giornate di contest, che si sono svolte il 14 e il 15 ottobre e che hanno costituto una delle tappe di avvicinamento al Social Innovation Campus 2021. L’hackathon è stato promosso da Fondazione Triulza in partnership con BOSCH e WINDTRE, in collaborazione con Concept Reply e con la sponsorizzazione di Antas e di Planet Idea. Anche l’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e Lendlease hanno contribuito all’iniziativa, presentando ai team alcune sfide delle città del futuro che si stanno già sviluppando nell’area MIND.

I progetti sviluppati dai team partecipanti hanno messo in evidenza il valore della tecnologia e delle innovazioni nella costruzione di servizi e attività in grado di incidere sulla sostenibilità ambientale, sul bene comune e sul contrasto all'emergenza sanitaria. La giuria ha proclamato i vincitori dopo un'attenta valutazione dell'impatto, della fattibilità, dell'innovazione e della presentazione dei lavori.

In particolare, la challenge di Bosch ha visto premiato il team IPM formato da Alessandro Campra, Samuele Lombardo dell’Università di Torino e Manuel Ivanov dell’Università online Niccolò Cusano. IPM ha creato un progetto pilota di raccolta dati in grado di tener traccia dei flussi di passeggeri sui mezzi di trasporto pubblici suddivisi per aree e che permette di ottimizzare tempi e percorsi e di ridurre i costi e le emissioni di CO2.

La challenge di WINDTRE è stata vinta, invece, dal team BackPropers composto da Chiara D’Ignazio, Mert Tekdemir e Davide Drago, studenti dell’Università Bocconi di Milano. Hanno ideato la soluzione Chiosco 2.0, come primo step per la realizzazione delle Smart City, con la creazione di chioschi di piccole dimensioni da localizzare in punti strategici delle città, per offrire molteplici servizi: supporto tecnologico, aumento della sicurezza, monitoraggio della mobilità, assistenza turistica, punto di ristoro…

«Attraverso le attività della Social Innovation Academy, che svolgiamo in collaborazione con numerose Università milanese e italiane, con la rete della nostra Fondazione e con i partner MIND, stiamo promuovendo un approccio tecnico-scientifico verso i modelli di sviluppo delle città del futuro che mette al centro la sostenibilità, l’innovazione sociale, la centralità delle persone, delle comunità e del territorio. I giovani sono per noi i veri protagonisti del futuro e del cambiamento e crediamo nella necessità di continuare ad ideare iniziative come Hack&Go! che trasferiscano a loro conoscenze ma anche l'opportunità di co-progettare soluzioni per migliorare le nostre vite», ha sottolineato Massimo Minelli presidente di Fondazione Triulza.

Per Enzo Santangelo, General Manager di Bosch.IO e Vice President Sales di Bosch, «Hack&Go! è un bell’esempio di ecosistema di innovazione. I giovani sono stati i protagonisti indiscussi nel ripensare alla sicurezza, mobilità, salute e più in generale alla vita delle città del futuro. Siamo contenti dei risultati dell'iniziativa, poiché in linea con la missione dell'azienda che vuole soddisfare le esigenze attuali e future delle persone attraverso prodotti e servizi che siano, come dice il nostro motto, "Tecnologia per la vita". Migliorare dunque la qualità della vita per renderla sempre più sicura, efficiente, confortevole ecosostenibile e smart».

«L’hackathon», ha invece sottolineato Enrico Barsotti, CEO Office Director di WINDTRE, «ha rappresentato un modello vincente di collaborazione tra aziende, startup, Università e Terzo Settore, con l’obiettivo di ripensare il futuro delle nostre città. 5G, IoT, Big Data e mobilità intelligente, insieme a un approccio orientato alla sostenibilità, costituiranno la base per lo sviluppo delle Smart City, oltre che ambiti di competenza sempre più trasversali per tutti i settori produttivi. In questo contesto, i giovani giocano un ruolo fondamentale perché riescono a guardare la tecnologia e l’innovazione con un punto di vista nuovo e diverso».

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