Welfare
Le sigarette sono uguali al diavolo?
Le sigarette il male del secolo? Questo assunto non può che una mistificazione
Prima erano i microbi, ora sembra che il male del secolo siano le sigarette. Ritengo quest?assunto una mistificazione e il pensiero va ai miei nonni, entrambi nati nell?Ottocento, grandi fumatori e morti ultraottantenni. Poi penso a Pio IX, gran masticatore di tabacco che, nonostante pensieri gravosi, morì di vecchiaia. Allora pongo una domanda semplice semplice: perché il tabacco fa male ora e non allora? Presumo d?aver la risposta e ho provato a manifestarla l?anno scorso, alla Fiera del libro di Torino, alla presenza di Tullio Regge e dell?ex ministro Pecoraro Scanio. Ma non feci in tempo a esporre la mia idea che fui interrotto da un luminare universitario, scandalizzato da quanto stavo affermando. Ora, è vero che sono un agricoltore, ma come tale pianto il grano e ricavo, al massimo, mille euro l?ettaro. Se piantassi tabacco ricaverei sino a 10mila euro. Rese portentose grazie a concimazioni di sintesi spinte, diserbanti, stimolatori della crescita, antiparassitari e, nella lavorazione, coloranti, aromi artificiali e conservanti. La mia idea di bifolco, montanaro, pecoraio, villano e cafone è che fumare quella roba non sia un elisir di lunga vita, soprattutto in presenza di combustione. Ma la malavita laureata m?ha urlato che non può essere, che gli studi eseguiti bla bla bla: imbecilli, smettetela di legare il somaro dove vuole il padrone!
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