Non profit

Le scuole civiche di Milano diventano non profit

Pubblico e il Privato, Impresa e Amministrazione hanno dato vita a una Fondazione di Partecipazione

di Gabriella Meroni

Pubblico e Privato per il non profit. E non profit è questo nuovo Istituto, Fondazione di Partecipazione, non un nuovo Ente ma una creatura nata dall?interpretazione di due articoli del C.C. (il 12 con riferimento ad ?altre istituzioni di carattere privato? e il 1332 con il riferimento ai ?contratti aperti?) insieme all?articolo 45 della Costituzione, che riconosce e promuove la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fine di speculazione privata. Dunque, senza interventi legislativi, il Pubblico e il Privato, Impresa e Amministrazione possono dare vita a una Fondazione di Partecipazione, sedere assieme nel Consiglio di Amministrazione e collaborare nella gestione di un patrimonio costituito da un insieme di vari fattori ma soprattutto da un bagaglio di conoscenza, il tanto richiesto Know How e da una forte professionalità: senza essere obbligati dai vincoli statuari cui è sottoposta e costretta la Fondazione classica: Fondazione di Partecipazione in termini di Impresa Culturale, dunque Impresa alla quale partecipano Stato, Regioni, Enti pubblici e privati, con il diritto di nominare i loro rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione. Tre le categorie di soci: i fondatori (che contribuiscono in modo sostanziale e con i mezzi necessari agli scopi della Fondazione e possono essere privati, aziende o enti finanziari, riuniti nel Consiglio Generale) gli aderenti e i sostenitori, i quali possono versare somme di danaro o contribuire con donazioni o lavoro volontario e che partecipano al Consiglio di Amministrazione e, nell?Assemblea di Partecipazione, forniscono pareri consultivi sui bilanci e formulano proposte di programmazione. Istituto Superiore per Interpreti e Traduttori (ISIT), Scuola d? Arte Drammatica Paolo Grassi, Scuola di Cinema Televisione Nuovi Media, Scuola di Musica: sono le quattro scuole, divenute altrettanti Dipartimenti ? Lingue, Teatro, Cinema e Musica -riunite da Scuole Civiche di Milano – Fondazione di Partecipazione. Socio fondatore e promotore di Scuole Civiche di Milano – Fondazione di Partecipazione è il Comune di Milano, che con la Fondazione stessa ha stipulato una Convenzione trentennale e che manterrà sempre almeno il 51% dei voti del Consiglio di Amministrazione. Nata nell?agosto 2000 per volontà del Comune di ridisegnare l?offerta formativa di quelle che un tempo venivano chiamate Civiche Scuole Atipiche, Scuole Civiche di Milano – Fondazione di Partecipazione garantisce la continuità di una struttura di formazione che era il fiore all?occhiello della Municipalità del capoluogo lombardo. Gestire le singole Scuole, valorizzarne il patrimonio di conoscenze, aumentarne le potenzialità creando sinergie e forme di integrazione tra di esse: è il compito fondamentale di Scuole Civiche di Milano – Fondazione di Partecipazione; il suo obiettivo, una maggiore capacità di sviluppo ed una gestione in piena autonomia dei quattro dipartimenti che la compongono. Pur mantenendone l?essenziale connotazione di servizio pubblico culturale – educativo che ha da sempre caratterizzato le quattro scuole, Scuole Civiche di Milano – dà spazio a progetti di collaborazione con enti ed istituzioni pubbliche e private ed insieme, elemento fondamentale, permette una nuova flessibilità gestionale che rafforza la loro competitività all?esterno e le qualifica come proposta peculiare, a paragone di altre offerte formative. E? dunque presente una essenziale ?libertà? di movimento ed insieme una ?agilità? decisionale che solo questo nuovo istituto rende possibile, unendo alle prerogative della forma giuridica Fondazione quella della Associazione: la novità sta proprio nella sua natura giuridico istituzionale. Ente senza fine di lucro, dunque, che nel caso di Scuole Civiche di Milano offre alla collettività formazione e cultura, mettendo a disposizione i beni materiali e immateriali che possiede – risorse umane, archivi, biblioteche -. ma, ed è qui il punto nodale, Ente caratterizzato da una gestione ?imprenditiva? del non profit, che deve trovare e liberare quante più risorse possibili da reinvestire nell?attività formativa: il core business che la contraddistingue. E? tutta una potenzialità operativa, che prevede anche la sinergia tra loro dei Dipartimenti, sino a ieri importanti scuole nel panorama milanese, segnate ognuna da una storia e da un?impronta personale ma vincolate da impedimenti istituzionali e burocratici e separate l?una dall?altra: per arrivare in un futuro non lontano ad una sorta di Campus delle arti performative in cui teatro, musica, cinema e, non dissimile da queste anche le tecniche linguistiche, la conoscenza delle lingue come fatto creativo, assumano una dimensione internazionale nel paragone con istituzioni europee ed extraeuropee.


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