Senza dimora
Le risorse di tutti per dare un futuro all’accoglienza
Partita la campagna di crowdfunding sostenuta da Bper Banca per raccogliere fondi per Casa Walter, progetto di housing sociale di Sant'Egidio
di Alessio Nisi
Raccogliere 50mila euro in 4 mesi. A tanto ammontano le risorse necessarie per coprire i costi di affitto, utenze, assistenza e vitto di Casa Walter, progetto di housing sociale realizzato due anni fa dalla Comunità di Sant’Egidio, operativa a Milano dal 1989 grazie a decine di volontari e reti di azione con altri enti pubblici e privati, per offrire supporto alle persone senza dimora, malate e anziane, ospitate nella struttura.
Per raccogliere i soldi necessari, è partita in questi giorni Le chiavi del paradiso, campagna di crowdfunding sostenuta da Bper Banca, nell’ambito delle azioni di Bper bene comune (unità costituita per offrire competenze specifiche e servizi al Terzo settore e alla Pubblica Amministrazione), attraverso il proprio network su Produzioni dal basso, piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, che ha fornito, nell’occasione, un contributo di consulenza per l’avvio della campagna. QUI per sostenere il progetto.
L’azione di Bper Banca in favore della Comunità di Sant’Egidio si inserisce in una relazione consolidata nel tempo anche grazie al sostegno offerto per il rinnovo dell’illuminazione e dell’impianto audio della Chiesa san Bernardino a Milano, inaugurati durante l’evento speciale “Musica e luci per la pace”, un concerto del Onesoul gospel choir.
«Bper bene comune», spiega il suo responsabile Daniele Pedrazzi, «nasce con l’obiettivo di offrire risposte e soluzioni alle realtà non profit impegnate nel creare valore per la comunità e i territori. Per questo abbiamo deciso di raccogliere l’appello della Comunità di Sant’Egidio di Milano per supportare la sua incessante azione di riduzione delle disuguaglianze e aiuto concreto alle persone senza fissa dimora, mettendo a disposizione il nostro network di crowdfunding».
Accoglienza, prima di tutto
Casa Walter è uno dei primi esperimenti di housing first (un modello che intende superare l’approccio tradizionale all’assistenza, offrendo direttamente un tetto a chi non ne ha) ispirato dalla storia di Walter Berchioni, un anziano senza fissa dimora incontrato presso la stazione milanese di Garibaldi, che è purtroppo venuto a mancare lasciando, però, una missione da compiere a tutti coloro che lo ricordano con molto affetto: creare un luogo dove nessun anziano si senta abbandonato a Milano.
Sostenibilità a lungo termine
Ma c’è un passo in avanti da fare. Per Casa Walter, infatti, dopo aver superato la fase sperimentale, è arrivato il momento di espandere la capacità di accoglienza e garantire una sostenibilità a lungo termine. Per questo il responsabile dei servizi di Sant’Egidio a Milano per le persone senza dimora, Ulderico Maggi, ha lanciato il 24 febbraio la campagna di raccolta fondi in crowdfunding.
Duemila persone in strada a Milano
Sostenere questa campagna significa credere in un mondo dove l’amicizia e il sostegno reciproco possono trasformare la vita delle persone più vulnerabili, oltre che contribuire a scrivere storie di speranza e rinascita nel cuore di Milano, dove attualmente vivono in strada circa 2000 persone.
In apertura e nel testo foto di Relazioni esterne Bper
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