Politica

Le richieste della Focsiv alle forze politiche

In piena campagna elettorale, Volontari nel mondo - FOCSIV presenta le sue richieste affinché lo sviluppo dei paesi più poveri sia inserito tra le priorità nell'agenda di tutte le forze politiche

di Redazione

“Quello che ci auguriamo – dichiara Sergio Marelli, Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV ? è che tutti gli schieramenti rimettano la cooperazione e la solidarietà internazionale tra le priorità politiche dando un segno di discontinuità rispetto alle deludenti politiche che hanno relegato l?Italia ad una posizione assolutamente incompatibile con l?idea di un?Europa e di un mondo solidale e con i principi della Dottrina Sociale della Chiesa”.

Oltre al mantenimento dell’impegno dello 0,7%, la FOCSIV chiede che vengano presi in considerazione nuovi strumenti per finanziare lo sviluppo, da una tassa sui biglietti aerei alla tassa sulle transazioni finanziarie internazionali meglio conosciuta come Tobin Tax, o la Carbon tax, introdotta in Italia dalla legge 488 del ?98, applicata per solo un anno e poi vanificata, anche se mai modificata o decaduta.

“Siamo certamente consapevoli delle difficoltà finanziarie del nostro Paese” – ribadisce Marelli – “ma esigiamo l?assunzione di responsabilità politica nella scelta della destinazione delle risorse e nell?individuazione di nuove risorse”.

In merito alla cooperazione internazionale la FOCSIV, in piena sinergia con l’appello lanciato dalla Associazione delle ONG Italiane, appoggia con vigore la cancellazione del debito secondo la legge 209 del 2000 e la valutazione della sostenibilità dei debiti secondo criteri umani e non solo economici, e la proposta di nomina di un Vice Ministro che possa mettere in atto le scelte individuate dal Parlamento e ridare priorità e efficacia alla politica della cooperazione allo sviluppo per poi procedere all’introduzione di una nuova legge sulla cooperazione internazionale entro il secondo anno di legislatura.

“Il nuovo Governo dovrà far propria la lotta alla povertà – conclude Sergio Marelli – dovrà porre al centro delle sue attività il tema dello sviluppo a partire da una riforma delle regole commerciali al fine di renderle più giuste, in particolare introducendo una regolamentazione che metta fine a tutte le forme di dumping e che permetta ai paesi poveri di proteggere le produzioni essenziali per la loro sicurezza alimentare”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.