Leggi

Le Regioni: rischiamo ritardi nel trasferimento di fondi dallo Stato centrale

In pericolo la continuità dei servizi

di Francesco Dente

Le Regioni sono preoccupate per i fondi sulla non autosufficienza. C’è il rischio che il ritardo nella sigla dell’intesa con il Governo e il rinnovo delle Amministrazioni regionali mettano in pericolo la continuità dei servizi e lo sviluppo della loro erogazione a favore dei cittadini. «Si tratta», ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, «di risorse necessarie per far fronte sul territorio ai bisogni degli anziani non autosufficienti e dei diversamente abili». Per questo il presidente uscente dell’Emilia Romagna ha sollecitato il Ministro Sacconi e il Ministro Fitto affinché la prossima Conferenza Unificata possa affrontare l’argomento e dare così il via libera alla prevista intesa. Nella nota inviata ai Ministri, Errani sottolinea che «la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione dell’11 febbraio 2010 ha espresso viva preoccupazione, in vista dell’imminente rinnovo della maggior parte delle Amministrazioni regionali, in merito ai tempi che possono intercorrere sui trasferimenti del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza».

A seguito di monitoraggi delle Regioni e delle Province autonome, prosegue Errani, è emerso un incremento medio del 7% per i servizi ed i finanziamenti collegati al Fondo Nazionale Non Autosufficienza. Un incremento relativo ai servizi per la domiciliarità e di supporto alla famiglia e alla riorganizzazione dei punti di accesso per facilitare la presa in carico delle persone. Nell’ottica, dunque, di un consolidamento e della stabilizzazione delle risorse e delle attività intraprese, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome chiede «di poter sancire in tempi brevi la prevista intesa in sede di Conferenza Unificata, utilizzando i criteri del precedente triennio 2007/2009».

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.