Politica

Le Regioni preoccupate per i tagli

Oggi Vito De Filippo, membro della Presidenza della Conferenza delle Regioni, interverrà alla Conferenza

di Redazione

Sara’ il presidente della Regione Basilicata a rappresentare la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alla ”Conferenza Nazionale della Famiglia”, in programma a Milano dall’8 al 10 novembre. Vito De Filippo, membro dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni, interverra’ infatti il giorno 10 novembre alle ore 16.00.

”Mi auguro – ha detto De Filippo – che la Conferenza Nazionale della Famiglia sia l’occasione per entrare nel vivo delle questioni che riguardano il sistema del welfare in Italia. Un settore che risente troppo di dichiarazioni di principio e manifesti programmatici che spesso non trovano alcun riscontro in termini di risorse ma anzi registrano segnali preoccupanti.

E’ il caso proprio delle politiche per la famiglia che in questi anni hanno subito un drastico ridimensionamento”. “La recente manovra estiva prevede una contrazione del fondo per le politiche della famiglia di quasi il 50% per l’anno 2011 e per l’anno 2012 fino a far diventare l’entita’ delle risorse previste nel 2013 pari ad un terzo di quelle stanziate nel 2010″, ha sottolineato De Filippo.

“Le Regioni nutrono gravi preoccupazioni per la generale flessione delle risorse economiche previste per le politiche sociali e la famiglia, e hanno sollecitato piu’ volte il Governo a riconsiderare la manovra varata a luglio Governo, Regioni ed autonomie locali devono sedersi intorno ad un tavolo in cui ciascuno sia disposto a fare la propria parte rispetto alla difficile situazione del Paese – ha aggiunto De Filippo – ma in cui contemporaneamente ci sia disponibilita’ a riconsiderare scelte che avranno sui territori pesanti ricadute sociali”.

“La Conferenza Nazionale della Famiglia potra’ rivelarsi un utile momento di riflessione solo se sapra’ stimolare il dibattito in questa direzione, diversamente – ha concluso De Filippo – si rivelera’ solo l’ennesimo tentativo di imbonimento mediatico di cui i cittadini sono stufi”.


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