Non profit

Le proposte di Lilliput per un nuovo Wto

Le ong si mobilitano in vista di Doha. E anche Greenpeace parte

di Gabriella Meroni

I Paesi membri del Wto -Organizzazione mondiale del commercio si ritroveranno a Doha, capitale del Qatar, dal 9 al 13 novembre e le ong si mobilitano per far sentire la loro voce. La rete di Lilliput ha messo a punto una serie di richieste e proposte per migliorare il contributo che il Wto può dare alla riduzione delle diseguaglianze. E la nave ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow warriors, è in partenza per il Qatar per far sentire, anche fisicamente, la presenza della società civile.
In particolare, Lilliput chiede che:
1) Vengano attuate le richieste del Sud del mondo. I paesi in via di sviluppo (pvs) hanno presentato un centinaio di osservazioni relative agli accordi in vigore: si tratta di proposte di miglioramento o punti di difficile attuazione. Non si può procastinare nel tempo ogni decisione, occorre trovare una soluzione che modifichi, se necessario, quegli articoli che hanno rivelato forti problematiche. Questo processo, definito ?implementation?, non deve essere trattato come merce di scambio per ottenere l?assenso dei paesi in via di sviluppo al lancio di un nuovo ciclo di negoziati a Doha.
2) Si rispettino le indicazioni Onu in materia di sviluppo sostenibile. La terra, l?aria, l?acqua, gli animali e le piante sono la nostra fonte di vita. I risultati delle analisi sul lavoro ambientale degli ultimi dieci anni non sono rosei ed è improponibile che i negoziati Wto giustifichino la priorità delle regole del commercio sulla necessità di salvaguardare i sistemi naturali. I processi negoziali in atto nell?ambito delle Nazioni unite devono avere un?ovvia supremazia rispetto alle regole dettate dal Wto.
3) Riformare il sistema Wto. Anche se basato sul consenso, il sistema decisionale del Wto è dominato da pochi Paesi forti (Usa, Ue, Giappone e Canada). I ministri del commercio a Doha dovranno sviluppare una riforma istituzionale che copra sia i temi ?interni? della costruzione del consenso, sia temi esterni come l?accredito delle ong e il rapporto con le istituzioni internazionali.
Info: www.retelilliput.org/stopwto/home.htm

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