Salute
Le prime reazioni dalla politica
Marino (Pd) "bene, ma può essere migliorata", Roccella (Pdl) "Ora il biotestamento", La Loggia (Pdl) "Una legge giusta"
di Redazione
“Finalmente il nostro Paese fa un passo avanti sulle cure palliative e la terapia del dolore. La legge approvata oggi alla Camera è importante ma non posso ritenermi del tutto soddisfatto. Si poteva, infatti, seguire l’indirizzo dei medici e fare quello che molti operatori della sanita’ ritengono opportuno nell’ambito della prescrittibilita’ dei farmaci contro il dolore”.
Questo il commento del senatore del Pd Ignazio Marino riguardo all’approvazione definitiva, oggi a Montecitorio, del disegno di legge sulle cure palliative. “Con questa legge – sottolinea in una nota Marino – soltanto i medici dipendenti del Ssn, e non tutti quelli abilitati alla professione, avranno la possibilita’ di prescrivere farmaci per il dolore. La maggioranza non e’ stata neanche in grado di copiare le pratiche mediche di altri paesi come Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. Sono convinto che tutti i medici dovrebbero poter prescrivere ad esempio la morfina per via endovenosa a un paziente che soffre, straziato dal dolore e che non risponde ad altri tipi di farmaci. Con questa legge cio’ non e’ possibile”.
Per Marino, “la preoccupazione principale dovrebbe essere la sofferenza delle persone, non una visione ideologica sui farmaci oppioidi. E’ scontato che servono controlli su chi prescrive e chi assume questi medicinali, ma questo non significa rendere impossibile per un vasto numero di medici, e quindi per i loro pazienti, la prescrizione dei farmaci antidolore. Spero -conclude- che in futuro si possa fare di piu’ e migliorare la legge”.
“L’importante successo conseguito oggi con la votazione condivisa del ddl sulle cure palliative da’ ragione alla maggioranza, che al Senato, un anno fa, ha voluto un percorso separato e parallelo per le cure palliative e le dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat)”. Cosi’ invece il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, in una nota interviene sul via libera definitivo al provvedimento sulle cure palliative e la terapia del dolore.
Un anno fa “l’opposizione – ricorda Roccella – ci accusava di non volere le cure palliative perche’ avevamo preferito evitare di inserirle nel ddl sulle Dat, invece questa scelta ha portato a un’approvazione unanime e piu’ rapida del provvedimento a beneficio dei malati e delle loro famiglie”. “Resta adesso da portare a termine l’impegno concludendo l’iter della legge sul biotestamento, per la quale – conclude – e’ necessario mantenere la stessa attenzione verso le persone fragili e assicurare un attento equilibrio fra la tutela della vita e la liberta’ di scegliere le terapie”.
“Una legge giusta attesa da troppo tempo che aiutera’ i malati a vivere in modo dignitoso gli ultimi mesi di vita”. Commenta così Enrico La Loggia, vice presidente del gruppo del Pdl alla Camera dei Deputati, commenta l’approvazione del disegno di legge sulle cure palliative, oggi a Montecitorio. “Particolarmente significativo – aggiunge in una nota La Loggia – e’ che, su un argomento di questo genere, l’assemblea di Montecitorio si sia espressa all’unanimita’”.
La legge sulle cure palliative, approvata oggi e’ destinata a tutelare “250 mila malati che necessitano di queste terapie, in gran parte bambini, nonche’ le loro famiglie”. Lo sottolinea Giuseppe Palumbo (Pdl), presidente della Commissione Affari sociali di Montecitorio e relatore del testo licenziato oggi, soffermandosi con i giornalisti nella sala stampa del Senato. Secondo Palumbo, quella sulle cure palliative e la terapia del dolore “e’ una legge di civilta’ che allinea il nostro agli altri Paesi europei”.
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