Sostenibilità

Le previsioni (da Nobel) degli scienziati dell’Ipcc

E' tutto fatto di numeri lo scenario tracciato dal rapporto sul clima dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, premiato con il premio Nobel per la pace insieme ad Al Gore

di Ettore Colombo

E’ tutto fatto di numeri lo scenario tracciato dal rapporto sul clima dell?Ipcc – Intergovernmental Panel on Climate Change, a cui hanno lavorato oltre 2.500 scienziati da 130 Paesi, premiato con il premio Nobel per la pace insieme ad Al Gore. Il surriscaldamento globale, secondo l?Ipcc, non è in discussione: sono aumentate le temperature dell?aria e degli oceani, 11 degli anni tra il 1995 e il 2006 sono tra più caldi dal 1850. La calotta polare artica si è ristretta mediamente del 2,7% dal 1978 a oggi. Anche la crescita del livello medio globale dei mari (da 1,8 mm all?anno nel 1961 a 3,1 mm nel 1993) è in relazione al surriscaldamento climatico. Si prevede, per la fine del XXI secolo, un aumento dai 18 ai 59 centimetri. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacci potrebbe portare a un aumento improvviso di alcuni metri degli oceani, causando gravi cambiamenti: inondazioni delle coste e dei delta dei fiumi, scomparsa delle isole. Tra il 20 e il 30% delle specie rischiano di scomparire. Secondo le proiezioni per il 2020, in Africa l?aumento dei mari colpirà tra 75 e 250 milioni di persone e in alcuni Paesi i raccolti agricoli saranno ridotti del 50%.


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