Welfare

Le polpette di miglio? Ottime anche per diventare più belli e aguzzare la vista

A tavola con Gino Girolomoni.

di Gino Girolomoni

Era la base per il pane dei tartari e noi lo conosciamo soprattutto come mangime per uccelli. Il suo nome è Panicum miliaceum ed è adatto nell?alimentazione di chi soffre di celiachia poiché non contiene glutine. Si può usare anche per dolci e biscotti, ricco di fluoro, magnesio, potassio e ferro, è considerato il cereale della bellezza in quanto è stimolante di pelle, denti, unghie e vista. Per ottenere la farina per dolci e biscotti occorre che sia stato decorticato, o setacciato dopo la molitura, privato cioè della crusca che è alquanto indigesta. Avendo a disposizione un?ora di tempo si possono preparare delle crocchette con il chicco intero, sempre decorticato, però. Gli ingredienti: 250 grammi di miglio, un mazzetto di prezzemolo, un cucchiaino d?olio, sale, qualche foglia di lattuga, 4 cucchiai di salsa verde, acqua o brodo vegetale in modica quantità. Versate il miglio in una padella larga e lasciate che asciughi bene, a fiamma bassa, e prenda una leggera tostatura. Coprite con acqua o brodo vegetale nella misura di una parte di miglio e due di liquido e fate cuocere per mezz?ora, sino a quando l?acqua o il brodo siano stati assorbiti. Mescolate e lasciate intiepidire. Lavate, asciugate e tritate il prezzemolo e aggiungetelo al miglio, formando una serie di polpette un po? schiacciate da disporre in una teglia unta con un velo d?olio. Mettete in forno per 15 minuti, finché non si ottiene un colore dorato. Servite su foglie di lattuga e coprite le polpette di salsa verde, secondo il gusto di ciascuno.


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