Welfare

Le politiche socialibche piaccionob(anche) a Brunetta

enti locali Tre best practice tratte dal sito del ministero

di Francesco Dente

D a Bulli sballati , il fumetto ideato dal Comune di Ferrara per combattere il bullismo, a Estate con noi? senior , il progetto di assistenza agli anziani del Comune di Cava de’ Tirreni nel Salernitano. Da Daphne , rete contro la violenza alle donne del Policlinico Giaccone di Palermo, a C’è un posto per te , iniziativa della Provincia di Bologna per promuovere l’uso condiviso dell’auto. Sono più di cento le storie di buona amministrazione che il ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione ha raccolto e pubblicato sul sito. Esempi di buone pratiche realizzate senza rivoluzioni normative ma, sottolineano a Palazzo Vidoni, in base a leggi vigenti. Merito di quei dipendenti pubblici che quotidianamente sperimentano nuove soluzioni per ridurre i costi e migliorare i servizi ai cittadini. Non è un caso se l’iniziativa, in perfetto stile Brunetta, si intitoli Non solo fannulloni! .
Sul sito è possibile consultare sia i casi selezionati che quelli autosegnalati dagli enti pubblici. I primi, quelli selezionati, sono le best practice che hanno ottenuto riconoscimenti pubblici o che sono presenti in banche dati specializzate. Storie, va tuttavia precisato, valutate con criteri diversi a seconda del premio ricevuto; in alcuni casi un po’ datate, in altri, candidate dalle pubbliche amministrazioni ai concorsi ma non premiate. Vita ha scelto tre storie di politiche sociali messe in campo da tre piccoli Comuni.
La prima viene da Palmi (Reggio Calabria). Si intitola Comes ed è un progetto specialistico per gli alunni disabili che prevede l’utilizzo di educatori professionali e di traduttori del linguaggio italiano dei segni (Lis). La presenza della figura specialistica che collabora con gli insegnanti di sostegno, questo il principale risultato ottenuto, rende più facile il processo di integrazione e il raggiungimento degli obiettivi didattici. L’alunno, grazie al maggior numero di ore dedicate, riceve infatti più input formativi.
La seconda storia, La rete e gli sportelli per il sociale , è stata scritta a Bagno di Ripoli in provincia di Firenze. Obiettivo della rete è migliorare il coordinamento fra le azioni svolte dal Comune e dalle associazioni di volontariato in favore degli anziani e mettere a punto strumenti e metodi di lavoro condivisi. Perno dell’iniziativa un centralino telefonico (è stato istituito anche un numero verde) che, a rotazione, gira sulle associazioni che aderiscono al progetto. I volontari, appositamente formati, sono gli animatori del Centro di ascolto della rete: identificano i bisogni e forniscono informazioni sui servizi sociali e sanitari presenti sul territorio e sulle loro modalità di accesso.
L’ultima storia, infine, arriva da Pioltello, 30mila abitanti, in provincia di Milano. Titolo: A porte aperte, la strada commerciale interetnica . Un’azione pensata per valorizzare il commercio di vicinato dei negozianti del Quartiere Satellite, zona commerciale “difficile”. È stata creata un’associazione di commercianti che propone un pacchetto di servizi a cui si può accedere dopo che il commerciante ha sottoscritto il «Patto di buon commercio» con cui si impegna a seguire regole e a realizzare progetti, oltre a garantire la qualità dei prodotti.

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