Famiglia

Le Pen. Blair: “Ripugnante e razzista”

In un'intervista uscita sul quotidiano "The Guardian" il premier laburista attacca pesantemente la politica del leader della destra francese, arrivato al II turno delle presidenziali

di Ettore Colombo

“Ripugnante, razzista e legata a un ristretto nazionalismo?. Così il premier britannico in un?intervista al quotidiano di sinistra inglese, “The Guardian”, ha definito la politica del candidato al ballottaggio per le presidenziali francesi, Jean Marie Le Pen. L?inquilino di Downing Street è così uscito alla scoperto dopo la bufera che ha travolto la Francia e ha lanciato un appello alle istituzioni europee: è tempo che l?Europa combatta l?estrema destra come quella del Fronte nazionale di Le Pen, a tutti i livelli: politico, culturale e organizzativo. Parole pesanti quelle del primo ministro inglese, che mentre attacca Le Pen e la destra estremista, lancia il suo amo agli altri leader della destra europea, sostenendo che continuerà a lavorare con loro. Riferendosi alla situazione del suo Paese, Blair ha aggiunto: ?Quello che è successo in Francia non accadrà mai in Gran Bretagna. Noi abbiamo un sistema politico molto robusto e credo anche che stiamo rispondendo a certe richieste degli elettori in modo responsabile. E mi riferisco al crimine e ai comportamenti anti-sociali?, ha aggiunto Blair. Che ha anche tentato di interpretare il voto francese: ?C?è sempre il pericolo che se certi problemi sociali non sono affrontati nel modo giusto, la gente venga affascinata da un banale populismo?. Come a dire che in Francia è necessario affrontare alcune questioni cruciali nel modo giusto, come lui stesso ha fatto nel Regno Unito. La reazione del premier britannico era stata abbastanza cauta subito dopo il risultato elettorale francese. Blair si era detto certo che la Francia avrebbe reagito senza muoversi verso nessuna deriva autoritaria e xenofoba. Ma pare che i timori del premier inglese siano ora cresciuti. E Blair lancia l’allarme sul nemico Le Pen. D’altra parte il premier inglese resta uno dei pochi leader di sinistra che mantiene il successo il un’Europa che si muove sempre più verso il fronte conservatore.


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