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Le pagelle di Vita ai padiglioni

Spettacolo, musica, buona cucina, video, installazioni... Sono questi gli elementi che non mancano nella maggior parte delle strutture-paese di Expo2015. Ma è possibile coniugare attrattiva e informazione, divertimento e pensiero? Insomma: chi è riuscito a stare “in tema” senza annoiare? Queste sono le nostre scelte, i top e i flop

di Gabriella Meroni

Ecco la pagella dei migliori e dei peggiori padiglioni di Expo Milano 2015 secondo noi. Il voto si riferisce alla congruenza all’argomento della manifestazione, che era ed è pur sempre
«Nutrire il pianeta, energia per la vita».

I TOP

Svizzera – 10

La domanda sul padiglione: ce n’è per tutti? Dentro i visitatori trovano caffè, mele, sale e acqua gratis. Ne possono prendere a volontà, ma sapendo che chi verrà dopo deve trovare qualcosa.

Intelligente

Santa Sede – 9.5

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e non di solo pane vive l’uomo”. Uno slogan sulla necessità di produrre e distribuire equamente il cibo, in modo che chi dà e chi riceve si sentano seduti alla stessa tavola.

Immediato

Padiglione Zero – 9

Enorme struttura che sviluppa il tema dell’alimentazione dalla natura all’agricoltura, dall’allevamento all’industria senza dimenticare la speculazione finanziaria sul cibo.

Spettacolare

Austria – 7

Anche con 30 gradi, basta entrare per respirare: si è catapultati in un vero bosco, reso fresco da getti di vapore acqueo. Il cibo non è presente, ma non si sente la mancanza del solito ristorante etnico.

Rigenerante

Sud Corea – 6

Tecnologia per un messaggio chiaro: grazie alle tradizioni, che si basano sulla fermentazione e conservazione del cibo nei vasi tradizionali dove può rimanere anche per un mese, la Corea riduce al minimo lo spreco.

Istruttivo

I FLOP

Oman – 4

L’emblema dei padiglioni arabi, che prova a fare i conti con l’argomento della manifestazione. Peccato che solo un quarto sia dedicato alla riflessione, mentre il resto assomiglia a un villaggio turistico.

Decorativo

Olanda – 3

Non un padiglione ma un luna park fatto di carri gipsy, tendoni, laghetti e una ruota panoramica, dove si serve a buon prezzo ottimo street food. Qualche pannello che prova a far riflettere sui temi di Expo.

Furbetto

Cina – 2

Composto da una doppia pagoda scenografica promette molto, ma non bastano i pannelli sull’antica coltivazione del riso, il tofu o l’anatra laccata a far capire quale idea di agricoltura abbia la seconda economia del mondo.

Superficiale

Sudan – 1

Ispirato alla casa “nubiana”, è composto da un edificio basso su un solo piano. Nei corridoi, bancarelle in puro stile Mercatino delle Pulci, con tanto di elefantini in legno, borse di pelle di capra e tessuti geometrici colorati.

Fuori luogo

Slovacchia – 0

Immaginatevi un padiglione pensato per promuovere il turismo, in cui si mescolano natura, artigianato, un’area relax e iPad. Shakerate il tutto e togliete ogni riferimento al cibo a. Pensavano di stare alla Bit?

Inutile

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