Non profit

Le ong nel mirino degli euro burocrati

Ad oggi, sono almeno sei le ong italiane indagate per presunte irregolarità amministrative...

di Redazione

Indirizzata al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, è stata spedita una lettera dalla sede di una delle più importanti ong italiane, Movimondo. Firmata dal presidente Donato Di Santo, e da 100 personalità del centrosinistra come Giuliano Amato, Walter Veltroni, Piero Fassino, Massimo D?Alema, Livia Turco, Patrizia Toia, la lettera chiede che l?euroburocrazia non distrugga la reputazione e 34 anni di attività di una delle ong più famose d?Italia. In particolare si dice che in seguito a un?indagine dell?Olaf (Ufficio europeo per la lotta anti frode), Movimondo sta vivendo una situazione molto difficile e ingiusta: la sospensione, con effetto immediato, del Framework Partnership Agreement con Echo. La lettera di Movimondo, e la mobilitazione che ne è seguita, è il primo segnale di un grave disagio di alcune tra le più importanti ong italiane in queste settimane oggetto di indagine da parte delle strutture di Olaf per delle non meglio specificate irregolarità amministrative. Ad oggi, secondo quanto risulta a Vita, sono almeno sei le ong italiane indagate per presunte irregolarità amministrative. Se non si vuole assitere alla liquidazione della cooperazione italiana allo sviluppo bisognerà che la politica italiana alzi la sua voce.

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