Cultura
Le ong a Berlusconi: superiori a chi?
Le organizzazioni non governative aderenti al Cocis esprimono in un comunicato la loro posizione sulle recenti dichiarazioni del premier
L?assenza di conoscenza della storia, della geografia e della società espressa ieri a Berlino dal Presidente del Consiglio è inaccettabile da parte di chiunque abbia responsabilità di governo, tanto più se di un paese dell?Unione Europea, che si è liberamente data una Carta dei diritti in cui sono contenuti due articoli, il 10 e il 21, dedicati rispettivamente alla ?Libertà di pensiero, di coscienza e di religione? ed alla ?Non discriminazione?.
Le 40 organizzazioni non governative (Ong) del COCIS esprimono la più radicale contrarietà politica e culturale ai concetti di superiorità e di conquista, che hanno tra l?altro lasciato esterrefatte le Ong dell?Unione Europea nostre partner, sorprese di sentir provenire dall?Italia dichiarazioni di questo tono.
Ma l?Italia non è solo un paese dell?UE, è anche un paese mediterraneo ed è legata ai paesi della sponda Sud non solo dal Trattato di Barcellona, ma anche da profondi vincoli storici, culturali, economici e di partenariato tra società civili. Siamo quindi anche preoccupati per gli effetti che queste improvvide dichiarazioni potranno avere sui rapporti con i nostri partner del Mediterraneo, sulla sicurezza dei nostri cooperanti in quei paesi e su quella di tutti i cittadini italiani, di tutte le religioni.
Ci sembra infine scorretto il tentativo di collegare il terrorismo al vasto movimento internazionale che si è coagulato lo scorso febbraio a Porto Alegre e che porta avanti principi di giustizia sociale, di pace, di democrazia, di interculturalità, di diritti umani universali e indivisibili che sono i nostri e che sono del tutto opposti alle pratiche dei terroristi. Abbiamo già denunciato nei giorni scorsi il tentativo di criminalizzazione del movimento, ora veicolato dalla massima autorità apolitica
Le Ong del COCIS chiedono all?Associazione nazionale delle Ong italiane di esprimere la più ferma presa di posizione, chiedendo al governo del nostro paese di ribadire l?adesione alla Carta dei diritti dell?UE ed alla Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite. (Fonte: Cocis)
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