Welfare
Le nuove frontiere dellorientatore
Trend. Oggi lavora per il turismo e per i cittadini
di Redazione
L’ esperto di orientamento è presente nelle società della conoscenza in cui viviamo perché è figura che supporta la costruzione delle informazioni e traccia i canali delle scelte in base ai bisogni del singolo individuo. Interviene in diversi momenti formativi: scolastico, universitario, professionale.
Dai temi tradizionali per affrontare lo sviluppo della crescita delle competenze scolastiche, emotive e tecniche, l?orientamento ha un approccio ampio. «Entra in gioco per abituare le persone alla scelta. In particolare per sviluppare e aiutare ad apprendere come si sceglie e essere consapevoli delle responsabilità che ne conseguono.
La persona è libera quando sceglie», afferma Cinzia Rossi, presidente di Asitor – Associazione italiana per l?orientamento con sede nazionale a Milano e sedi operative in tutte le regioni e che annovera tra i suoi fondatori 21 tra i professionisti di più lungo corso in Italia nel campo dell?orientamento, e tra i suoi soci, dirigenti e membri delle principali associazioni di categoria dei professionisti delle risorse umane e del mercato del lavoro.
«L?orientamento è un?attività indispensabile se si intende affrontare con successo l?evoluzione delle persone», continua la Rossi. «Oggi tutti esprimono esigenza di orientamento, in qualità di cittadini, lavoratori, studenti, imprenditori, genitori, pensionati, turisti. Chi soddisfa questi bisogni? In una società dove non si conoscono diritti e doveri e dove si moltiplicano momenti di confronto per la convivenza fra culture si sta cercando di fare orientamento che però nella realtà si limita ad una semplice fornitura di informazioni. Prendiamo ad esempio il turismo.
Oggi le persone sono già informate soprattutto grazie internet, uno sportello turismo che veramente funziona dovrebbe fare orientamento: ascoltare le esigenze dell?ospite e poi offrire una consulenza in base alle sue esigenze. La persona fa in questo modo orientamento».
Come si diventa orientatore? «L?esperto non ha un sistema formativo di riferimento come accade ad esempio in Francia dove l?orientamento è una zona di governance. La formazione in Italia è svolta da centri formativi e da agenzia che lavorano nell?orientamento e che organizzano corsi di approfondimento, di aggiornamento e master.
Per quanto riguarda i corsi universitari propedeutici, sono privilegiati i percorsi umanistici».
Per trovare lavoro, conclude la Rossi, «è necessario rivolgersi alle agenzie di orientamento, di outplacement, rispondere alle loro richieste di personale, ma valgono anche le candidature spontanee. Nel caso invece la figura dell?orientatore è richiesta da un ente pubblico occorre sostenere un concorso pubblico». I contratti che regolano il lavoro dell?orientatore vanno dal rapporto di lavoro subordinato a quelli di consulenza.
Asitor – Associazione italiana per l?orientamento – www.asitor.it
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