Welfare

Le nuove carceri saranno costruite in leasing

Lo ha reso noto il Guardasigilli Roberto Castelli: "Così supereremo le lungaggini buroicratiche"

di Stefano Arduini

Per la costruzione di nuove carceri sara’ utilizzato il leasing, una formula che consentira’ di dimezzare i tempi di realizzazione e al ministero della Giustizia di superare lungaggini burocratiche. Lo ha reso noto il Guardasigilli Roberto Castelli, nel suo intervento in commissione Giustizia al Senato sullo stato di previsione del ministero per l’anno finanziario 2004, nell’ambito dell’esame della legge finanziaria. ”Per gli interventi di edilizia giudiziaria e penitenziaria -ha spiegato Castelli- e’ necessario avvalersi dell’opera del dicastero delle infrastrutture e questo ha determinato lungaggini per via sia dell’eccessiva burocratizzazione delle procedure e sia del contenzioso che spesso ne e’ derivato”. Castelli ha inoltre ricordato come di recente il ministero sia stato ”costretto a rifiutare la consegna dal ministero delle Infrastrutture di un nuovo carcere per la constatazione di taluni problemi nella costruzione”. Da qui l’esigenza di ricorrere ad una nuova formula per la costruzione delle nuove carceri. ”Per risolvere tali criticita’ -ha detto Castelli- si e’ pensato di innovare consentendo il ricorso allo strumento del leasing attraverso il quale si riesce da un lato a ridurre i tempi di realizzazione delle opere, portandolo a 5 o 6 anni a fronte dei 10 di norma necessari, e di contro si permette al dicastero della Giustizia di gestire tutte le fasi della realizzazione”. Castelli ha annunciato anche una seconda innovazione, la costituzione di una societa’ ad hoc, controllata dallo Stato, con il compito di realizzare tutta una serie di nuovi edifici penitenziari. ”Significativa innovazione -ha detto Castelli- e’ offerta dalla costituzione della societa’ Dike Edifica Spa, societa’ partecipata interamente dalla Patrimonio Spa, a sua volta controllata dallo Stato, con lo specifico compito di realizzare tutta una serie di nuovi edifici penitenziari, attraverso il coinvolgimento degli enti locali territoriali, facendo altresi’ leva sulla possibilita’ di permutare le aree e le strutture relative ad istituti di pena da ritenersi ormai superati”. Una sfida ardua, Castelli non lo nasconde, ”che merita di essere affrontata in quanto potrebbe consentire di liberare risorse al momento immobilizzate o non utilmente sfruttate per la costruzione di nuovi penitenziari”. Il Guardasigilli ha ricordato inoltre che al momento sono disponibili circa 420 milioni di euro destinati alla costruzione di 11 penitenziari; 90 milioni di euro finalizzati alla costruzione di tre nuovi edifici giudiziari e 15 milioni di euro destinati alla realizzazione di edifici funzionali alle esigenze della giustizia


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