Volontariato

Le Misericordie hanno un nuovo statuto

Approvato a larghissima maggioranza. Strutture decentrate autonome, regionali e organi nazionali più snelli tra le novità

di Redazione

Approvato a larghissima maggioranza dall’assemblea nazionale riunita a Calenzano. Così da sabato scorso, 17 marzo, la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia ha un nuovo Statuto. 330 i voti a favore 2 i contrari, 2 gli astenuti, 6 assenti al voto su 340 aventi diritto. Un risultato accolto da uno scrosciante applauso. Così come scrosciante è stato l’applauso quando, nel suo intervento, il presidente nazionale della Confederazione, Roberto Trucchi, ha auspicato come imminente il rientro nella Confederazione della Misericordia di Firenze.

«Questo voto – ha detto al termine dei lavori Trucchi- ci conforta nell’impegno che, non senza fatica, abbiamo portato avanti per l’approvazione del nuovo Statuto e per la riunificazione del movimento. Non sono mancate le polemiche e l’ostruzionismo da parte di una assai ristretta minoranza. Il voto dell’Assemblea, con la forza dei suoi numeri, spero aiuti a superare anche questi ultimi strascichi di divisione. Lo dobbiamo ai nostri vescovi, che con paterna sollecitudine, ci hanno invitato a ritrovare l’unità. Lo dobbiamo a tutti i nostri confratelli che vedono nelle Misericordie un grande momento di aggregazione e di impegno a favore delle proprie comunità. Da qui dobbiamo ripartire per rilanciare l’azione delle Misericordie, con l’unico obiettivo che davvero conta: metterci al servizio del prossimo che ha bisogno».

Avvertita da tempo, l’esigenza di aggiornare lo Statuto è culminata con l’approvazione al termine di un percorso durato un anno e mezzo, attraverso i lavori di due commissioni, prima di studio poi di elaborazione, presiedute dall’avvocato Mauro Giovannelli. Il testo uscito dal lavoro della Commissione Giovannelli era stato recepito nel novembre scorso dal Consiglio nazionale e inviato per l’approfondimento e la discussione a tutte le Misericordie che fanno parte della Confederazione fa, ha approvato nel novembre scorso il medesimo testo statutario, individuando, sulla base del nuovo Statuto, un percorso di riunificazione con la Confederazione.

Il nuovo Statuto prevede strutture decentrate autonome, regionali e se necessario anche zonali, pur se nell’ambito di una confermata forte unità del movimento e secondo le regole nazionali. Proprio a garanzia dell’unità del movimento viene istituito un “Consiglio dei saggi”, destinato a tutelare la fedeltà ai principi ispiratori del movimento. Tra le principali novità quella di organi nazionali più snelli: il Consiglio nazionale passa da 31 a 21 componenti, il Consiglio di presidenza da 9 a 7 componenti. La durata delle cariche viene limitata a 2 soli mandati (tranne il Consiglio dei saggi). La quota sociale è obbligatoria per tutte le associazioni iscritte alla Confederazione nazionale, sulla base di una quota fissa e una variabile in relazione al bilancio e al numero di confratelli che compone ogni Misericordia.


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