Cultura

Le mille violazioni contro il nostro bene più prezioso

22 marzo: Giornata mondiale dell'acqua. Vogliamo ampliare l'orizzonte della nostra sensibilità ecologica? In anteprima l'editoriale di Ecomondo, in edicola assieme a VITA Magazine!

di Fulco Pratesi

di Fulco Pratesi
presidente WWF Italia

Attenzione a non lasciare il rubinetto aperto quando ci laviamo i denti! Attenzione a distanziare quanto è possibile le docce e fare il bagno in vasca il meno possibile! Attenzione a usare con parsimonia lo scarico del water! Attenzione a far funzionare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico! Attenzione a non cambiare troppo spesso la biancheria!

Tutte norme indispensabili e salutari per preservare quanto possibile il prezioso liquido che ci tiene in vita e che rappresenta il 70% del peso del nostro corpo.

Ma in in concomitanza con la Giornata mondiale dell?acqua del 22 marzo, vogliamo ampliare l?orizzonte della nostra sensibilità ecologica e andare un po? in giro ad occhi aperti?

Lo sappiamo, ad esempio che, mentre per le tubature del gas e delle fibre ottiche si sventrano in poche ore strade e marciapiedi per assicurare le forniture agli utenti, le derelitte condutture degli acquedotti perdono dal 30 al 40% della loro portata, ricevendo in cambio, per la gioia dei produttori di acque in bottiglia, infiltrazioni di trielina e di acqua di fogna (combattute con insufflazioni di cloro)?

E li vedete, in campagna nella buona stagione, quegli immensi geyser di acqua dolce che annaffiano mais ed erba medica, soia e tabacco per garantire produzioni spesso eccedentarie e sempre assistite? E vi accorgete di quei tubicini neri che volano di pianta in pianta irrigando a goccia non solo i frutteti ma anche colture mediterranee aduse da sempre a sopportare aridità e siccità, come olivi, viti, fichi e noccioli?

E avete un?idea di quello che costerebbe, in termini di consumi di acqua (già adesso il 71% dei consumi sono addebitabili all?agricoltura contro il 15% degli usi domestici), trasformare le nostre campagne in immensi serbatoi per biodiesel ed etanolo come vanno auspicando i profeti irresponsabili di uno sviluppo senza limiti?

E avete mai dato un?occhiata ai ruscelli e ai fiumiciattoli ove, nella vostra infanzia, vivevano gamberi e girini, oggi prosciugati dal saccheggio operato da migliaia di pompe illegali? E che dire delle falde, anche profonde, dalle quali i quartieri abusivi prelevano acque, restituendole (in altri pozzi non più utilizzati) inquinate e tossiche?

Lo sapete che oramai le industrie vanno a pescare acque fossili di milioni di anni fa, ai livelli sotterranei in cui un tempo si succhiava il petrolio?
Quanti fiumi, un tempo addirittura navigabili, sono oggi, come per un fenomeno patologico di ritenzione urinaria, incapaci di raggiungere il mare? E non parlo di fiumiciattoli o di torrenti. Questa sorte colpisce monumenti idrici come il fiume Colorado ed altri della stessa importanza un po? in tutto il mondo. Dal fiume Giallo in Cina all?Indo in Pakistan, dal Murray in Australia al leggendario Nilo in Egitto. Persino il Rio delle Amazzoni, che da solo trasporta un quinto di tutta l?acqua di tutti i fiumi del Pianeta, non ne è esente.

Ecco, se almeno nella Giornata mondiale dell?acqua ci impegnassimo in questi ragionamenti, divulgando più ampiamente possibile gli argomenti della mia invettiva, qualcosa potrebbe finalmente cambiare.

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