Welfare

Le magliette degli stilisti made in jail

Un lavoro vero per il reinserimento sociale dei detenuti: lo scopo della cooperativa sociale Seriarte ecologica

di Barbara Fabiani

Cooperativa sociale Seriarte Ecologica Visto da vicino nessuno è normale? questa saggia frase è un pensiero ?Made in Jail?, cioè ?Fabbricato in carcere?. Il marchio, creato dalla Seriarte Ecologica, è tra le massime che potete trovare sulle magliette che questa cooperativa produce e vende con il coinvolgimento di detenuti ed ex detenuti. Nata alla fine degli anni ?80 tra le mura del carcere romano di Rebibbia da un?idea di un gruppo di detenuti politici dissociatisi dal terrorismo, la prima finalità della cooperativa è quella di ?risocializzare al lavoro? di chi sta scontando una pena e per questo organizza in carcere laboratori e corsi di serigrafia. «Imparare un mestiere è un punto cruciale di quella ?rieducazione? citata all?articolo 27 della nostra Costituzione» dice Silvio Palermo, presidente e tra i fondatori della cooperativa sociale Seriarte ecologica «Noi insegniamo a stampare sulle magliette e poi le vendiamo, cosa che ci sembra più utile di tante palestre super attrezzate, molto diffuse nelle carceri, dove i detenuti si sfiancano di esercizi per passare il tempo». La cooperativa da due anni ha anche un laboratorio ?esterno? dove lavorano, assunti regolarmente, sette ex detenuti tra i quali alcuni provenienti dall?istituto giudiziario minorile Casal del Marmo di Roma; i laboratori ?interni? sono quelli dell?istituto penitenziario Rebibbia e della Terza Casa Penale per detenuti tossicodipendenti, sempre di Rebibbia, oltre che al già citato istituto minorile e al carcere Villa Andreini di La Spezia. Tre grafici si dividono l?impegno dell?insegnamento ai corsi di serigrafia ?dietro le sbarre? che durano 300 ore, distribuiti in due o quattro incontri alla settimana per circa sei mesi; le stampe sono realizzate con colori ad acqua per evitare agli studenti e ai lavoratori di respirare i solventi delle vernici, la produzione che proviene dai laboratori nelle carceri viene ricompensata con una percentuale sul prezzo finale delle magliette (costo al pubblico 15mila lire). La distribuzione è un?altra occasione per dare una mano a chi esce dal carcere essendo la vendita organizzata per lo più con banchetti presso fiere e feste estive. Recentemente la Seriarte Ecologica sta tentando di migliorare la distribuzione cercando di far entrare nel circuito del mercato equo e solidale i suoi prodotti ?Made in Jail?, riconoscibili dal marchio che rappresentata un graffito di sei lineette attraversate da una settima, il sistema con cui i detenuti contano il passare delle settimane. Per ora il solo rivenditore su Roma è la ?Bottega della solidarietà? a piazza del Popolo, ma a Bracciano, ai castelli romani, un ex detenuto ha aperto una sua rivendita di magliette ?Made in Jail?, un negoziato chiamato ?Gattabuia?. La serigrafia, oltre che un mestiere, è anche uno strumento di espressione creativa e i lavori più ?pittorici? realizzati dai detenuti di Villa Andreini verranno esposti a metà settembre nella capitale durante la fiera culturale ?Enzimi?. Cooperativa sociale seriarte ecologica Indirizzo: via Rodolfo Valentino, 29 b/8 00139 Roma Fax: 06.87137524 Presidente: Silvio Palermo Attività: corsi di stampa in serigrafia negli istituti penitenziari, inserimento lavorativo di ex detenuti attraverso la produzione e la vendita di una linea originale di magliette stampate Anno di nascita: 1986 Nasce il marchio Made in Jail: 1998


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