Cultura

Le isole Eolie, senza affanno

Intervista a Giovanni Soldini. Da velista va in solitaria, ma poi si impegna in prima persona per gli altri. Come le persone acondroplastiche di Aisac, di cui è testimonial.

di Emanuela Citterio

Sei velista solo di professione o anche nel tempo libero? Appena posso, le vacanze le faccio in barca. Fin da piccolo lo considero il miglior modo per viaggiare e conoscere posti e gente. In vacanza, poi, non si è in regata e si naviga tranquilli e senza affanno. Le prossime vacanze? Un bel giro nelle Eolie e magari arrivo a Favignana. Cosa si prova a volare sul mare con una vela, da soli? Le sensazioni sono sempre molto belle, indimenticabili e sempre nuove. Se non fosse così, non farei le regate. Odio fare cose senza passione. Qualche anno fa hai messo in mare Stupefacente, una barca su cui lavoravano ex tossicodipendenti. Perché ti impegni per gli altri? Da quell?esperienza ho imparato tanto. Soprattutto che l?importante è dare alla gente un?occasione per uscire, per fare, per poter decidere di tirarsi fuori da storie come quella della droga. Poi però dipende solo da te farcela o meno.


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