Politica

“Le Iene” condannate per inchiesta onorevoli e droga

Condanna confermata per i due giornalisti autori della trasmissione

di Redazione

La Cassazione ha confermato la condanna al programma tv “Le Iene” per aver violato la privacy di senatori e deputati con il test antidroga eseguito attraverso la prova del tampone in fronte su 50 deputati e 16 senatori.

Per la Suprema Corte, i giornalisti autori del servizio non solo hanno violato la privacy dei parlamentari ma ne hanno pure danneggiato ”l’immagine pubblica e l’onorabilita”’ visto che con questo test ”tutti i parlamentari potevano essere indiscriminatamente sospettati di assumere stupefacenti”. In particolare, ricostruisce la terza sezione penale con la sentenza 23086, Davide Parenti e Matteo Viviani erano stati condannati il 16 ottobre del 2007 dal gip del Tribunale di Roma per il reato previsto dall’art. 167 dlvo 196/2003 ”per avere, in qualita’ di ideatori di un servizio televisivo avente ad oggetto il consumo di stupefacenti, proceduto, senza il consenso degli interessati e l’autorizzazione del garante, alla raccolta di dati personali sensibili, campioni organici di 50 deputati e 16 senatori, e alla successiva analisi per accertare l’eventuale traccia di sostanze stupefacenti”. Da qui la condanna del gip ai due giornalisti.

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